La Nuova Sardegna

Sassari

LA RETE

Dalla Regione arrivano i soldi per ultimare la banda ultra larga

di Gavino Masia
Dalla Regione arrivano i soldi per ultimare la banda ultra larga

La giunta Pigliaru ha stanziato oltre 2 milioni per il progetto Bulgas che coinvolge Portotorres, Sorso, Sennori, Osilo e Stintino

10 marzo 2016
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PORTO TORRES. La giunta regionale ha dato il via libera, su proposta dell'assessore degli Affari generali Gian Mario Demuro, ai lavori di completamento del progetto “Bulgas” per lo sviluppo della banda ultralarga nei comuni di Portotorres, Sorso, Sennori, Osilo e Stintino. L'importo dell'opera è di 2 milioni e 260mila euro.

Intanto i lavori per la rete del gas che sono contestuali nel progetto, ripartiranno per la metà del mese di aprile: un impegno scaturito al termine dell’incontro tecnico che si era svolto nelle scorse settimane nella sede della Regione. «L'intervento è inserito nella strategia dell'Agenda digitale – ha ricordato l’assessore Demuro - e consentirà a cittadini e imprese che vivono e operano nei Comuni interessati di beneficiare di servizi di connettività ad almeno 100 Mbs in linea con gli obiettivi europei: per questa particolare tipologia di infrastruttura è previsto che la rete in fibra ottica raggiunga direttamente le singole abitazioni per garantire connessioni ad alta velocità».

La giunta regionale assicura che nelle prossime settimane saranno aperti i cantieri in 313 Comuni che ricadono in altre aree “a fallimento di mercato”, così definite perchè in assenza di interesse da parte dei privati interviene la Regione con risorse pubbliche. Il Comune di Porto Torres è capofila del bacino, dove i lavori verranno realizzati contestualmente per fare in modo che la posa dei cavi avvenga con un unico scavo. Il piano della rete del gas prevede la realizzazione di una condotta con uno sviluppo complessivo, nei Comuni interessati dall’intervento, di circa 141 chilometri, in cui si integrerà anche la banda larga. Nel bacino di cui è capofila Porto Torres è stato realizzato al momento l’11 per cento dei lavori previsti per il posizionamento dei cavidotti. Lo scorso anno era però arrivato lo stop improvviso ai lavori per le verifiche sulle certificazioni dell’azienda esecutrice, la Cpl Concordia, scattate in seguito alle inchieste giudiziarie. Da quel momento tutti i Comuni del bacino avevano rilevato l’urgenza di completare la realizzazione della rete, soprattutto per non lasciare cantieri aperti che potevano ostacolare il traffico veicolare.

L’impianto del gas sarà costituito da tubazioni impiegate per la costruzione delle condotte di distribuzione: è in programma la realizzazione delle infrastrutture di allacciamento delle tubazioni che conducono il gas, con le diramazioni di utenza per raggiungere uno o più fabbricati, e il deposito, composto da due serbatoi da 13 metri cubi, sarà realizzato nella zona dell’ex mattatoio comunale lungo la via Funtana Cherchi. Un progetto che punta a modernizzare il sistema energetico in città, dopo aver condiviso tutti i passaggi burocratici con la Regione e con i territori coinvolti, e che prevede la suddivisione degli interventi in quattro macroaree.

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