La Nuova Sardegna

TULA. E' in questi giorni più che mai all'attenzione delle amministrazioni comunali di Oschiri e Tula l'annoso problema dell'intransitabilità del ponte di Frassu che lungo la strada provinciale che collega i due centri, a poca distanza dal santuario della Madonna di Castro. Il manufatto in ferro fu realizzato dal genio militare nei primi Anni Venti del secolo scorso proprio per favorire il sovrapasso nella vallata di Frassu, da allora impedito dalla creazione del Lago Coghinas. Un'opera di grande interesse anche a scopo economico in quanto favorisce il comodo accesso a tante aziende agropastorali insediate in zona ma anche perchè accorcia di molto il collegamento fra Tula ed i vicini centri dell'Anglona e della Gallura con Oschiri e con la "direttissima" Sassari-Olbia.

La questione è da tempo seguita in particolare dal sindaco di Oschiri Piero Sircana. Che ricorda come già durante l'ultima campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale ne aveva a lungo discusso con l'assessore regionale ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda il quale aveva espresso il suo favore per un intervento risolutivo. Fatto è che tuttora, nonostante il pericolo di crolli a causa dell'erosione presente in vari punti della struttura, il transito sul ponte è sempre proibito.

Già due missive con richiesta di intervento urgente da parte della Regione sono partite dal Comune di Oschiri, ma sono rimaste purtroppo senza risposta. Piero Sircana dice che c'è l'esigenza di inserire tra le opere di completamento del sistema viario il rifacimento del ponte non solo al fine di favorire l'avvicinamento reale dei comuni di Tula, Erula dell'Anglona e della Bassa Gallura al porto ed all'aeroporto di Olbia. Segnala che la questione è parte non secondaria del protocollo d'intesa sottoscritto in data 19 luglio 2011 dalla Regione ed i Comuni interessati. Afferma inoltre che con i ribassi d'asta praticati dalle imprese aggiudicatarie dei diversi lotti della Sassari Olbia in fase di realizzazione, possono essersi verificate le condizioni per finanziare, in sede di utilizzo di tali economie, il rifacimento dell'opera che se efficacemente riattivata favorirebbe anche un proficuo rilancio a fini turistici dell’area del Coghinas che è già al centro di un vasto progetto da tempo varato dai Comuni rivieraschi e dalle Comunità Montane del Monte Acuto e di Olbia-Tempio. L'auspicio è che si arrivi a indire la gara d'appalto per concludere in tempi quanto più brevi i lavori e consentire uovamente l'attraversamento agli automezzi ed alle persone del Ponte Frassu.

Gerolamo Squintu