La Nuova Sardegna

Sassari

Sono ripartiti i lavori per far rivivere la stazione

di Gavino Masia
Sono ripartiti i lavori per far rivivere la stazione

Mancava un nullaosta e il cantiere era stato fermato dalla Soprintendenza Verrà rifatta la pavimentazione e saranno abbattute le barriere architettoniche

19 febbraio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Dopo diversi mesi di stop, dovuti alla richiesta di chiarimenti da parte della Soprintendenza ai beni artistici e storici, sono finalmente ripresi i lavori per restituire alla città la vecchia stazione ferroviaria di via Ponte Romano. I problemi per Rete ferroviaria italiana sono infatti nati quando è stato sollecitato l’intervento della Soprintendenza, che aveva sospeso i lavori in considerazione del fatto che la stazione ha più di mezzo secolo di vita e che il Ministero non aveva ricevuto alcuna richiesta di nulla osta. Poiché negli anni Sessanta la stazione era stata notevolmente rimaneggiata con un importante intervento che ne aveva completamente modificato la struttura architettonica, tale da perdere totalmente l’aspetto ottocentesco, i progettisti non hanno pensato minimamente di avvisare la Soprintendenza poiché l’intervento non comportava alcuna modifica dei prospetti delle facciate, ma si trattava di ristrutturazioni interne e in particolare degli adattamenti del piano di calpestio per adeguarlo alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche. I lavori erano iniziati anche con il benestare della Soprintendenza per i beni archeologici - che ha effettuato le indagini preventive dirette dalla responsabile della sede locale della Soprintendenza archeologica Gabriella Gasperetti in collaborazione con l’archeologa Daniela Deriu - e la ricerca condotta aveva consentito di acquisire ulteriori elementi scientifici (pozzi per l'acqua realizzati durante le prime fasi di vita della Colonia Iulia Turris Libisonis) che comunque non hanno determinato nessuna conseguenza al fine della prosecuzione dei lavori. Il progetto prevede la riapertura del caseggiato originale che ha le caratteristiche indispensabili per offrire un servizio migliore ai viaggiatori in transito, passeggeri che attualmente attendono il treno sul marciapiede attiguo alla stazione marittima, struttura tra l’altro sprovvista di qualsiasi protezione dagli agenti atmosferici. Lo spostamento prevede inoltre l’eliminazione del passaggio a livello di via Ponte Romano, agevolando la sicurezza degli automobilisti e la scorrevolezza del traffico cittadino, mentre l’altro intervento indispensabile per la riapertura della stazione ferroviaria comporta l’adattamento delle quote del marciapiede alle altezze dei moderni treni messi in esercizio da Rfi. Il ripristino della vecchia stazione ferroviaria, dopo il completo abbandono della struttura di via Fontana Vecchia, rappresenta un vantaggio per i pendolari di tutte le età, sia perché è molto vicino al centro cittadino e anche perché si trova a pochissima distanza dalla stazione marittima “Nino Pala”. In quella zona sono previsti progetti di viabilità portuale, con zone sosta finalizzate alla gestione dell'intermodalità passeggeri, e la realizzazione di un'ampia area contigua alle zone d'imbarco.

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative