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Sport, scoppia la polemica sui contributi alle società

BULZI. Non senza qualche strascico polemico, su proposta della commissione allo Sport, la giunta comunale ha deliberato i contribuiti per le società sportive a valere sull’annualità 2015. Alla...

11 febbraio 2016
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BULZI. Non senza qualche strascico polemico, su proposta della commissione allo Sport, la giunta comunale ha deliberato i contribuiti per le società sportive a valere sull’annualità 2015.

Alla Polisportiva ossese sono stati assegnati 2.900 euro; 2.700 alla Smeralda Pallavolo; 2.100 alla Ossi Calcio a 5 S. Bartolomeo; 1.900 al Centro Studi Arti Marziali; 1.600 al Bocciofilo Ossese; 400 all’Associazione Ippica Sa Mandra e Sa Giua; 200 al Koros Combat Club.

La suddivisione dei contributi non è stata condivisa dal gruppo consiliare “Insieme per Ossi”, che ha rilevato siano state commesse due scorrettezze: la prima consisterebbe nel fatto che sono stati cambiati i criteri senza che venisse modificato il regolamento comunale, «cosa molto discutibile» in quanto «essi sarebbero dovuti essere resi noti in anticipo e applicati per l’anno 2016 e non per l’anno 2015».

La seconda riguarderebbe il fatto che le società sportive che avevano preventivato un contributo sulla base di quello del 2014 «si trovano ora a fare i conti con differenze consistenti».

Pronta la replica dell’assessore allo Sport Fabio Mudadu: la proposta, elaborata seguendo i criteri di valutazione come da regolamento, è stata approvata in Commissione a larga maggioranza, afferma. Sottolinea Mudadu in particolare che tutte le associazioni beneficiarie hanno espresso parere positivo, ad eccezione del rappresentante del Bocciofilo Pietro Piredda e del rappresentante di “Insieme per Ossi” Cicino Canu.

Al momento, commenta l’assessore allo Sport, i parametri di valutazione ancora in vigore sono troppo generici e lasciano molta discrezionalità alla giunta e all’assessore competente. Compito di questa amministrazione, aggiunge, è quello di creare un regolamento per la distribuzione dei contributi sportivi in modo che in futuro si utilizzino valutazioni più imparziali, così da garantire più equità nella ripartizione dei benefici al fine di evitare di privilegiare, anche involontariamente, alcune società sportive a discapito di altre.

Del resto, conclude Fabio Mudadu, «anch’io potrei fare diverse affermazioni sul tipo di criterio adottato dall’ex assessore e dalla sua giunta; ma è meglio guardare oltre cercando di amministrare al meglio le risorse disponibili nell’interesse esclusivo della collettività ossese».

Pietro Simula

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