La Nuova Sardegna

Sassari

Miniere: chiesta la revoca delle delibere favorevoli

di Pietro Simula
Miniere: chiesta la revoca delle delibere favorevoli

Ossi, “Insieme” interviene dopo il parere della Soprintendenza sulle concessioni Anche i semplici carotaggi metterebbero in pericolo le emergenze archeologiche

10 febbraio 2016
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OSSI. Ci sono le condizioni perché le deliberazioni 83 e 84 del 19 novembre 2015, con le quali il consiglio comunale ha espresso parere favorevole alla richiesta dei permessi di ricerca mineraria in località Corte ’e Lottene e Calchinadas avanzata dalla Società Maffei Sarda Silicati, possano essere revocate in autotutela. Ad esserne convinti sono i consiglieri del gruppo “Insieme per Ossi”, che sulla questione hanno presentato una mozione da portare in discussione nella prima seduta utile di consiglio comunale. Entrambe le deliberazioni, affermano, sono state assunte senza che fosse noto il parere della Soprintendenza Archeologica arrivato l’11 gennaio 2016. Dalla lettura del suddetto parere, secondo i consiglieri di “Insieme per Ossi”, si evince forte preoccupazione per il territorio interessato alla richiesta per la presenza di numerosi siti tutelati fin dal lontano 1956 e totale contrarietà, non solo per la realizzazione di nuove cave, ma anche per l’effettuazione di carotaggi. Del resto, osservano ancora, «nessun posto di lavoro è a rischio in quanto la concessione approvata il 22 gennaio 2009 ha autorizzato a Monte Mamas e Bores 9,4 milioni di tonnellate, che ai ritmi estrattivi attuali, possono soddisfare il fabbisogno di materiale almeno fino al 2026». Ma, dopo la conclusione del piano di coltivazione attuale, oltre Bores, le riserve di sabbia disponibili in altri terreni limitrofi garantiscono scorte per ulteriori decenni. Per quanto riguarda Corte ’e Lottene, il cui territorio ricade sui Comuni di Ossi e di Cargeghe, dopo il parere nettamente contrario espresso dal consiglio comunale di Cargeghe non avrebbe più senso che quello di Ossi confermi il parere favorevole, «essendo la parte in capo al territorio di Cargeghe di dimensioni molto maggiori». Allo stato attuale, osservano i consiglieri di opposizione, il sindaco di Ossi dovrà recarsi a Cagliari alla Conferenza di Servizio e in quella sede dovrebbe riportare il parere espresso dal proprio consiglio comunale, ovvero «il nulla osta favorevole ad entrambe le richieste di permesso di ricerca mineraria; ciò anche se, nel frattempo, sono intervenuti fatti nuovi, come il parere della Soprintendenza, che possono consentire di modificare l’orientamento precedentemente espresso ritornando sulle decisioni assunte. Di qui la mozione con la richiesta di revocare in autotutela le deliberazioni del consiglio comunale 83 e 84 del 19 novembre 2015 relative ai permessi di ricerca mineraria di Corte ’e Lottene e di Calchinadas. Ma i segnali che arrivano dalla maggioranza non annunciano niente di buono in questo senso e la questione appare sempre più un tabù. Dopo tanto, infatti, è stata convocata la Commissione alla Cultura che si dovrà riunire il 18 febbraio. Se pur tardivamente ci si aspettava che all’ordine del giorno fosse inserito l’argomento relativo ai permessi minerari. In effetti, sempre da parte del gruppo “Insieme per Ossi”, era pervenuta una richiesta in tal senso. Richiesta però disattesa. Ci sarà spazio per una discussione interlocutoria circa gli indirizzi generali, per esaminare proposte per un regolamento e per le immancabili varie ed eventuali. C’è da sperare nelle varie ed eventuali. Un po’ poco per un tema così importante, visto che c’è in gioco il destino di un territorio pur sempre ricco di storia e di colture pregiate.

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