I cent’anni di zio Arcangelo Chighine
CHEREMULE. Zio Arcangelo Chighine ha varcato in buona salute la soglia dei cento anni. Il piccolo centro del Meilogu può ora contare fra i suoi abitanti un nuovo centenario. Sono tanti i meriti di...
CHEREMULE. Zio Arcangelo Chighine ha varcato in buona salute la soglia dei cento anni. Il piccolo centro del Meilogu può ora contare fra i suoi abitanti un nuovo centenario. Sono tanti i meriti di zio Arcangelo che, nato il 31 gennaio 1916 da Gavino e Veronica Sanna, una famiglia di modesti e onesti agricoltori, ha potuto frequentare le scuole dell’obbligo solo fino ai 12 anni, ma ha ricevuto dai propri genitori una ben più nobile lezione di vita che gli ha donato serietà, impegno nel lavoro, voglia di progredire.
Dopo una vita trascorsa fra le difficoltà del periodo bellico, (dal 1937 al 1945), nel 1955 ha trovato la compagna della sua vita in Antonietta Pittalis che gli ha dato cinque figli (Aurelia, Bianca, Luciana, Michele e Annalisa). La vita gli ha proposto un’ulteriore prova con la scomparsa della moglie, avvenuta nel 1975, e zio Arcangelo ha dovuto faticare ancor di più e impegnarsi allo spasimo per mandare avanti la famiglia che, grazie al suo lavoro, è cresciuta e si è imposta positivamente nella società. In suo onore il parroco, don Salvatore Delogu, ha celebrato la messa alla quale hanno partecipato anche il sindaco Salvatore Masia e il consiglio comunale, i rappresentanti di diverse associazioni e dell’Anfi, con il colonnello Zucca, che gli ha consegnato un attestato di benemerenza, il ragionier Piredda e il maresciallo Pittalis. La cerimonia è terminata con un augurio e un rinfresco. (e.m.)