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È Antonio Morittu S’Asone delle pariglie

È Antonio Morittu S’Asone delle pariglie

BONORVA. Sabato 13 e domenica 14, per il diciottesimo anno consecutivo, nel Corso Umberto I, al centro del paese, in un tracciato reso agibile grazie alla stesura di diversi metri cubi di sabbia, si...

05 febbraio 2016
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BONORVA. Sabato 13 e domenica 14, per il diciottesimo anno consecutivo, nel Corso Umberto I, al centro del paese, in un tracciato reso agibile grazie alla stesura di diversi metri cubi di sabbia, si potrà assistere alla “Discesa delle pariglie” (Sas Pariglias Bonorvesas). L’associazione cavalieri di “S’ischiglia”, presieduta fin dalla sua costituzione da Salvatore Angius, sta già predisponendo, con la dovuta attenzione e cura, tutti gli atti per lo svolgimento in sicurezza dell’importante manifestazione equestre. I primi passi formali sono stati compiuti con la nomina di “S’Asone de carrasegare”, un incarico che quest’anno è stato affidato a un esordiente nelle pariglie, il 26enne Antonio Morittu, un giovane allevatore che fin da ragazzo ha coltivato una grande passione per il mondo equestre e seguito le diverse manifestazioni. Dovrà guidare i cavalieri, una cinquantina, che saranno impieganti nelle discese, farà da capocorsa in sella a Eleonora, un purosangue baio di 10 anni e sarà accompagnato dalle scorte Pietro Sanna, in sella ad Anonimo Veneziano, un puro sangue di dieci anni, ed Emanuele Sini, su Sabazio, un altro purosangue di cinque anni. Le due giornate di spettacolo saranno precedute dall’insediamento di S’Asone celebrato giovedì scorso con l’affissione nella facciata della sua abitazione di via Nenni, di una ceramica con scritto il nome e raffigurante la corsa delle pariglie con tre cavalieri. La cerimonia ufficiale si terrà nel palazzo comunale giovedì 11, alle 12. In quell’occasione il sindaco, Giammario Senes, riceverà lo spadino, simbolo di comando della manifestazione che riconsegnerà a S’Asone la mattina del 13 perché sia agganciato alla sella del cavallo. Dopo il saluto alle autorità gli affiderà la responsabilità della buona riuscita della manifestazione e S’Asone sfilerà in testa al gruppo per esibirsi nella prima “discesa” che precederà la sfilata dei partecipanti e l’esibizione dei cavalieri nelle pariglie. Potrà così rivivere una manifestazione che recupera i canoni più genuini e irrinunciabili di una tradizione praticata da sempre con grande passione e che, grazie all’impegno di numerosi appassionati e cultori delle usanze e costumi locali, recupera un momento fondamentale delle antiche manifestazioni carnascialesche e riservavano uno spazio importante all’ardita, e talvolta spericolata, esibizione dei cavalieri. Per l’occasione i provetti fantini “nobilitano” l’utilizzo dei propri destrieri spostandoli dal normale e pesante lavoro nelle campagne per “lucidarli a nuovo”, ornarli con bardature luccicanti e, guidati da “S’Asone ‘e carrasegare”, impegnarli in gare di abilità e destrezza, spesso al limite del rischio personale.

Emidio Muroni

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