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Chiede scusa alla vigilessa che aveva insultato dopo la multa, assolto

Chiede scusa alla vigilessa che aveva insultato dopo la multa, assolto

Un 75enne di Sennori è finito a processo per oltraggio a pubblico ufficiale ma il giudice, applicando le nuove norme, ha considerato estinto il reato: l'uomo si era scusato con l'agente e con il comando della polizia municipale

03 febbraio 2016
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SENNORI. Aveva parcheggiato in divieto di sosta e per questo la vigilessa in servizio lo aveva multato. Lui però sosteneva che quel divieto fosse di fronte all’ingresso della sua abitazione e che quindi fosse legittimato a posteggiare l’auto. E per questo erano partiti gli insulti contro l’agente della polizia municipale che gli sono costati un processo per oltraggio a pubblico ufficiale.

Ieri il giudice, applicando la nuova norma del 341bis del codice penale al terzo comma, ha assolto l’imputato considerando estinto il reato perché c’era stato il risarcimento completo del danno. Che, nel caso specifico, si è “materializzato” con le scuse rivolte dall’uomo alla vigilessa e al comando di polizia municipale per il quale lavorava.

In realtà il 75enne era pronto a saldare il suo debito: un euro chiesto come cifra simbolica di risarcimento. Ma la polizia municipale ha rifiutato considerando sufficienti le scuse dell’uomo. Oltretutto la vigilessa non aveva nemmeno presentato querela. Ieri mattina il giudice Pintore, accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore Sabina Useli, ha pronunciato la sentenza di assoluzione. (na.co.)

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