La Nuova Sardegna

Sassari

Screening: alleanza Asl-Comuni

di Gabriella Grimaldi

Risultati da migliorare per l’individuazione dei tumori al colon. Coinvolti medici e associazioni

02 febbraio 2016
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SASSARI. Parte dalla Romangia una nuova strategia per favorire una più ampia adesione allo screening del colon retto promosso dalla Asl di Sassari. Visti i risultati non proprio entusiasmanti ottenuti con la prima parte dei controlli preventivi sulla popolazione l’azienda ha deciso di cambiare tattica coinvolgendo in misura maggiore i Comuni e le associazioni di volontariato. La risposta degli utenti è stata fino ad oggi del 25 per cento che - anche se i responsabili dello screening sostengono sia superiore alle richieste della Regione -, non può essere definita un successo. Ecco quindi la necessità di agire in maniera capillare sul territorio per raggiungere in maniera più convincente i destinatari della prevenzione.

I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati ieri mattina nella sede della direzione generale della Asl dal commissario Agostino Sussarellu, dai sindaci di Sorso e Sennori Giuseppe Morghen e Roberto Desini e dal direttore dell’unità operativa di Educazione sanitaria e promozione della salute, Antonio Genovesi.

La campagna di prevenzione, completamente gratuita, coinvolge circa 6mila utenti, uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, destinatari di una lettera d’invito del Centro screening della Asl di Sassari nella quale sono contenute tutte le informazioni utili a effettuare con estrema semplicità la ricerca del sangue occulto nelle feci. Gli utenti coinvolti possono rivolgersi alla propria farmacia di fiducia per il ritiro del kit. Il cittadino può così effettuare autonomamente il prelievo nella propria abitazione e riportare il contenitore in una delle quattro farmacie convenzionate, che provvederanno a inviare i campioni al laboratorio analisi della Asl di Sassari. In caso di esito positivo il cittadino viene contattato telefonicamente e inviato, con corsia preferenziale e previo colloquio conoscitivo con personale medico specialistico, ad eseguire la colonscopia presso l’unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale civile di Sassari. L’iniziativa vede anche la collaborazione dei medici di medicina generale presenti tra Sorso e Sennori, pronti a fornire le opportune indicazioni ai loro assistiti.

«Ci mettiamo a disposizione della Asl - ha commentato il sindaco di Sorso Giuseppe Morghen - . L’iniziativa è davvero importante perché consente ai nostri cittadini di prevenire alcune patologie correlate e ricevere risposte immediate sul proprio stato di salute. Sono già in distribuzione nel nostro territorio le locandine della campagna di prevenzione, sono convinto che i cittadini di Sorso risponderanno con una forte adesione».

«Una sinergia che porterà indubbiamente benefici e vantaggi al nostro territorio. Sicuramente la prima di una serie con la Asl di Sassari», ha aggiunto il sindaco di Sennori Roberto Desini.

L’azienda ha avviato lo screening del colon retto nel maggio dello scorso anno partendo da Porto Torres e poi proseguendo su Sassari. In circa sette mesi sono stati invitati allo screening oltre 46mila cittadini su un campione di 86.673 utenti. Con il 73 per cento di estensione e un’adesione del 25 per cento, «nel 2015 sono stati raggiunti e superati i parametri richiesti dalla Regione. Sono state effettuate a tutt’oggi circa 500 colonscopie con l’individuazione di oltre 40 neoplasie maligne, quasi un centinaio di adenomi avanzati e oltre cento adenomi iniziali, unitamente ad uno svariato numero di lesioni non neoplastiche, il tutto in pazienti per lo più asintomatici e che in assenza di screening non avrebbero probabilmente provveduto a nessun accertamento spontaneo» ha spiegato Antonio Genovesi.

I vertici hanno affermato che per ottenere risultati ancora più soddisfacenti è necessario provvedere a una azione sistemica di promozione e marketing più efficace. «Risulta centrale il ruolo dei medici di medicina generale e dei farmacisti territoriali ma anche il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e dei Comuni, affinché si possa favorire una migliore partecipazione della popolazione agli Screening». La Asl conta di raggiungere entro il 2016 una adesione del 30 per cento, in linea con i nuovi obiettivi regionali.

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