La Nuova Sardegna

Sassari

“La pace è di casa”, centinaia in corteo

di Giulio Favini
“La pace è di casa”, centinaia in corteo

Molti i partecipanti alla marcia di Valledoria. Presenti l’Acr, i parroci e monsignor Sanguinetti

02 febbraio 2016
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VALLEDORIA. Un insolito corteo quello che domenica, di prima mattina, ha invaso Corso Europa. Circa 350 persone dell’Acr della diocesi di Tempio-Ampurias si sono ritrovati a Valledoria per la consueta marcia della Pace che ogni anno si fa a gennaio. Il tema di quest’anno era “La pace è di casa”. «Casa come accoglienza – dicono i responsabile dell’azione cattolica – come porto sicuro, dove ciascuno si sente importante e valorizzato per ciò che è, dove ognuno sa che può contare sull’altro in ogni momento della sua vita, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà». Così, l’Azione cattolica ragazzi di Valledoria, seguendo la tematica e i suggerimenti dell’Azione cattolica nazionale ha scelto l’immagine della casa per toccare un tema che coinvolge molti cittadini italiani: l’immigrazione. Sono state quattro le tappe che hanno contrassegnato i momenti di riflessione del percorso della pace, e in ognuno di questi momenti c’era la lettura di un messaggio scritto da un migrante che parlava della sua vicenda umana, che ha toccato nel profondo gli animi chi ascoltava quelle parole e quei pensieri. A conclusione del percorso i bambini, i ragazzi insieme agli educatori Acr e ai genitori si sono ritrovati nella parrocchia di Cristo Re, dove ad accoglierli c’era il vescovo Sebastiano Sanguinetti insieme al responsabile diocesano dell’Acr don Antonio Romolo Fenu, il parroco del paese don Salvatore Melis e altri sacerdoti che hanno partecipato all’evento. Ha preso la parola anche il sindaco di Valledoria Tore Terzitta che ha parlato di immigrazione: «Ribadisco che al di là di tutte le scelte di carattere politico che si fanno, e dei commenti di ogni sorta che troppo frettolosamente si sentono in giro sul tema dell’immigrazione in generale, dietro la storia di ogni singolo immigrato c’è la storia di un uomo, e la storia di ogni uomo deve essere valutata con criteri diversi da quelli generali e rispettata». La giornata si è conclusa al palazzetto dello sport. «Un ringraziamento va a tutte le mamme che hanno contribuito alla riuscita di questa manifestazione» hanno dichiarata i responsabili Acr.

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