La Nuova Sardegna

Sassari

Poche garanzie nei contratti Sgb

di Mauro Tedde
Poche garanzie nei contratti Sgb

I sindacati chiedono la riqualificazione dei lavoratori A Ploaghe applicate normative di natura privatistica

30 gennaio 2016
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PLOAGHE. Le segreterie aziendali Cgil, Cisl, Uil e Fsi della San Giovanni Battista di Ploaghe si sono incontrate nei giorni scorsi per un esame della situazione e per stilare insieme una richiesta unitaria da inviare all’assessore alla Sanità Luigi Arru e ai commissari straordinari della Sgb Francesco Bomboi e della Asl di Sassari Agostino Sussarellu, perché si proceda alla riqualificazione e alla sanatoria di tutte le posizioni economiche e contrattuali acquisite e non riconosciute, così che tutti i dipendenti della struttura ploaghese vengano inseriti nel nuovo contratto di lavoro con le giuste e dovute professionalità, consegnando di fatto alla Asl personale qualificato e professionale evitando così che si intraprendano altri contenziosi. «È inusuale che un’Ipab di natura pubblica abbia applicato un contratto di lavoro di natura privatistica ancora in essere - scrivono in un nota le segreterie aziendali - e precisiamo che tale contratto sia stato applicato dai vari consigli di amministrazione sino al commissariamento in maniera “privatistica”, riconoscendo ad alcuni lavoratori promozioni per passaggi di categoria e super minimi ad personam e non riconoscendo invece al resto del personale le giuste qualifiche e retribuzioni contrattuali». Le segreterie ricordano che nel 2003, a seguito di numerose cause di lavoro promosse dagli stessi lavoratori che rivendicavano i diritti contrattuali, si è visto l’ente soccombere con aggravi di spese legali. «L’amministrazione - spiegano i firmatari della richiesta - preso atto di questo, ha concordato con le organizzazioni sindacali una sanatoria per tutto il personale, al quale è stato riconosciuto il giusto inquadramento contrattuale, firmando un verbale di accordo tra le parti con una transazione sulle differenze retributive. Si porta a conoscenza che l’Ipab, anche in regime di commissariamento, ha continuato ad applicare impropriamente il contratto collettivo nazionale Aris in maniera non equa, riconoscendo solo a pochi lavoratori promozioni per passaggi di categoria, nuovi incarichi e super minimi ad personam, non riqualificando il restante personale, continuando a perdere tutte le cause di lavoro e provocando ulteriori aggravi economici all’azienda in crisi». La riqualificazione si rende quindi indispensabile nell’ottica della migrazione dal Ccnl Aris sanità privata al Ccnl Aran sanità pubblica e nella previsione del passaggio del personale alla Asl di Sassari.

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