La Nuova Sardegna

LAERRU. Sabato 30 gennaio si terrà la prima edizione di “Chentinas de Laerru”, una rassegna di vini rossi e bianchi che coinvolgerà molti produttori locali. Avrà inizio alle 18 e, tra una degustazione e l'altra, si dipanerà come una sorta di festival itinerante nelle vie del centro storico che per l’occasione si animeranno di tante iniziative degli abitanti dei quartieri più antichi. La promessa degli organizzatori, che per l’occasione hanno dato vita a un apposito comitato, è quella di far gustare e conoscere il nettare delle cantine laerresi.

Sono tante le vie del Comune anglonese che verranno attraversate dalla rassegna. Da via Rosario a via Tola, via Mannu, via Spano Figoni, non ci sarà arteria del centro storico che rimarrà sprovvista di una buona mescita. Saranno in tutto undici quelle che verranno aperte al pubblico e che metteranno a disposizione i loro prodotti. Ogni vino ha un nome che indica spesso la vigna o una precisa qualità dell’uva o molto più esplicitamente il nome del titolare della cantina. “In su biccu ‘e piatta”, “Rigorona”, “Sos Re‘e sa Chentina”, “Banca a Pettorasa”, “Su Mulinu ‘e s’ozzu”, “Sos Concheddas”, “S’Asilo Ezzu”, “La Cantina degli Astemi”, “S’Istaffa” e “Sa Chentina ‘e sos Palasa”, sono questi i nomi di fantasia dei vini laerresi.

Undici vini imperdibili per altrettanti intraprendenti produttori, tra i quali anche tre donne: Franca Moro, Mia Sini e Cristina Del Rio. Dovranno vedersela con il vino di altri produttori esperti come Antonio Moro, Uccio Fraoni, Tiziano Baroni, Sergio Fraoni, Antonio Fraoni, Andrea Martinez, Mario Sini e Carlo Monni. Dopo la mezzanotte, abbandonata la “via” del vino, procedendo per via Amsicora, si potrà raggiungere il capannone dove Chentinas proporrà un supplemento di bevute e assaggi. Questa volta non solo vino, ma anche birra. Il tutto anche in coincidenza con l’atmosfera festaiola del Carnevale che ormai è in pieno svolgimento. Per l’occasione verrà messo in vendita anche il portabicchiere della prima edizione di Chentinas. Il primo, si augurano gli organizzatori, di una lunga e inebriante collezione.