La Nuova Sardegna

Sassari

I pendolari di Giave e Ploaghe snobbati dal nuovo treno veloce

di Mauro Tedde
I pendolari di Giave e Ploaghe snobbati dal nuovo treno veloce

Il sindaco Maria Antonietta Uras lamenta i disservizi con Trenitalia e minaccia di sporgere denuncia L’azienda ferroviaria rimpalla la responsabilità alla Regione: «Le modifiche le decide solo Cagliari»

28 gennaio 2016
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GIAVE. L’introduzione del treno regionale veloce fra Cagliari e Sassari sta causando non poche difficoltà ai viaggiatori che utilizzano le fermate considerate minori rispetto a quelle dei due capoluoghi del Sud e del Nord Sardegna.

E che il disagio denunciato dalla studentessa di Bonorva, comparso nei giorni scorsi anche sulle pagine de La Nuova, non sia un caso isolato lo dimostra il fatto che anche altre piccole stazioni della tratta Cagliari-Sassari siano risultate penalizzate dall’avvento del treno veloce visto che, a ben vedere, risulta veloce solo perché non si ferma in tutte le stazioni.

Il sindaco di Giave Maria Antonietta Uras ad esempio nei giorni scorsi ha inviato alla direzione di Trenitalia una lettera con cui chiede spiegazioni riguardo al fatto che il treno Cagliari-Sassari e viceversa non fa più fermate nella stazione di Giave. «Giave è l’unica ed importante stazione che da una vita copre e serve l’intero territorio del Logudoro-Mejlogu - scrive il sindaco - e il disguido-disagio si è venuto a creare in concomitanza delle novità introdotte con l’utilizzo dei nuovi mezzi veloci di cui la Sardegna si è recentemente dotata. Ma se il treno veloce deve cancellare le fermate nelle stazioni intermedie non sarebbe meglio arrivare a destinazione 10 minuti dopo ma servire tutte le stazioni, senza annientare di fatto paesi e territori che invece chiedono i collegamenti necessari per poter studiare, lavorare e vivere?». Il primo cittadino chiede risposte immediate, in mancanza delle quali «sarò costretta mio malgrado - si legge nella nota - a rivolgermi alle autorità competenti».

Ma esemplare è anche il caso degli studenti di Ploaghe che viaggiano a Cagliari che al ritorno, dopo essersi felicemente imbarcati nel moderno treno veloce, a Macomer devono però lasciarlo, nonostante questo prosegua comunque e “velocemente” verso Sassari, e salire sul treno per Olbia, che però li scarica a Chilivani da dove devono ancora una volta cambiare treno (d’altronde da sempre “a Chilivani si cambia”) per poter finalmente scendere nella stazione di Ploaghe. Altrettando accade se si deve viaggiare verso Cagliari visto che, nonostante il treno veloce sfrecci altezzoso davanti ai loro nasi, gli studenti e i viaggiatori di Ploaghe non possono salirci e devono aspettare invece il passaggio di altri treni locali. «Qualità e quantità del trasporto ferroviario sono di esclusiva competenza della Regione e non certo di Trenitalia, solo fornitrice del servizio - rispondono i funzionari di Trenitalia scaricando su Cagliari le responsabilità dei disservizi denunciati, premettendo che la direzione regionale non ha ricevuto segnalazioni in merito ai viaggiatori di Bonorva e ricordando che “l'introduzione dei treni veloci risponde ad un'esigenza di mobilità a lunga distanza a cui la Regione ha deciso di dare risposta, restituendo al trasporto gommato il compito di garantire la capillarità. Quindi la richiesta di servizi integrativi va inviata alla Regione competente per materia”. Grande velocità anche nella risposta insomma e le piccole e solitarie stazioni dovranno anche questa volta rassegnarsi alla dura realtà. Perché, come ha scritto Paolo Coelho, “La vita è il treno, non la stazione ferroviaria”.

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