Il salto di “lu fugaroni” nel nome di antiche amicizie
PORTO TORRES. «Tutto ebbe inizio quando nottetempo Sant’Antonio Abate scese all’Inferno per portare via il fuoco ai demoni che lo custodivano e successe che...». Verrà celebrato sabato in atrio...
PORTO TORRES. «Tutto ebbe inizio quando nottetempo Sant’Antonio Abate scese all’Inferno per portare via il fuoco ai demoni che lo custodivano e successe che...». Verrà celebrato sabato in atrio Comita, presso le cumbessias della Basilica di San Gavino, “Lu fugaroni di Sant'Antoni”, evento che segna l’inizio del Carnevale. A riproporre l'antica tradizione caratterizzante la comunità che un tempo abitava il rione di Santu Bainzu sarà, ancora una volta, l’associazione culturale Intragnas in collaborazione con la parrocchia di San Gavino e il Comune. Dalle 19 si trascorrerà una serata in allegria con vino, prelibatezze culinarie e in buona compagnia; a caratterizzare l’evento sarà il grande fuoco, “lu fugaroni”, che sarà al centro dell’antico e suggestivo rito della benedizione del fuoco e del tradizionale rituale del salto del fuoco, effettuato attraversando le fiamme a coppie, tenendo ognuno in mano un’estremità di una lunga asta in legno e recitando in portotorrese alcune frasi rituali, cerimonia che in passato aveva un valore elevatissimo e trasformava chi la praticava in compari e cummari di fugaroni, rinsaldando legami d’amicizia già esistenti e tessendone di nuovi.
Emanuele Fancellu