La Nuova Sardegna

Sassari

Punto nascite, la lotta si sposta a Cagliari

Al sit in per evitare la chiusura del reparto grande partecipazione dei sindaci del Logudoro

14 gennaio 2016
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OZIERI. Una lotta unitaria, un documento di protesta, una grande manifestazione a Cagliari a sostegno delle azioni dei sindaci del nord Sardegna: questi i risultati del sit in contro la chiusura del punto nascite dell’ospedale Segni di Ozieri tenutosi ieri mattina per iniziativa popolare. Una chiamata a raccolta partita in un paio di giorni attraverso Facebook grazie all’impegno della giovane mamma ozierese Maria Vittoria Dettoto e divenuta un’occasione di confronto tra la popolazione e alcuni rappresentanti istituzionali: da Ozieri il sindaco Leonardo Ladu con alcuni componenti della giunta e del consiglio e con il capogruppo dell’opposizione Nanni Terrosu, dal circondario i rappresentanti di Nughedu, Bono, Buddusò e persino Giave e Pozzomaggiore, Comuni alle estreme propaggini del Logudoro che continuano a vedere l’ospedale di Ozieri come punto di riferimento per i servizi sanitari e che si sono detti (Pozzomaggiore in modo particolare, per voce del sindaco Mariano Soro) in prima linea per difendere il punto nascite e tutto l’ospedale di Ozieri. Un messaggio è giunto anche dal vice presidente della commissione regionale Sanità Marcello Orrù, che già da tempo ha manifestato la sua forte contrarietà alla spoliazione della sanità locale: Orrù ha ribadito la sua posizione di critica, scusandosi per la sua assenza dovuta alla contemporaneità della seduta del consiglio regionale che in questi giorni si sta occupando di una riforma degli enti locali che, proprio come quella sanitaria, sta ricevendo critiche per l’eccessivo “cagliaricentrismo”.

Dal canto loro gli amministratori presenti hanno avuto l’occasione per illustrare quanto i sindaci del nord Sardegna hanno proposto come correttivo alla bozza di riforma della rete ospedaliera sarda - ovvero la creazione del presidio unico di primo livello Ozieri-Alghero all’interno del quale potrà sopravvivere un punto nascite anche dislocato ma con una direzione e una équipe uniche - ma è stata soprattutto la gente a farsi sentire e a rivolgere critiche nei riguardi di chi sta lasciando morire l’ospedale di Ozieri e tutto il sistema dell’assistenza nelle zone interne. All’interno di una riforma regionale tacciata da più parti di tendenze accentratrici, il punto più dolente per il nord Sardegna è il declassamento degli ospedali di Alghero e Ozieri, con Ittiri e Thiesi, a ospedali di base: una sorta di ambulatori per acuti, dove sparirebbero, oltre al punto nascite, anche altri reparti di vitale importanza come quelli presenti a Ozieri di oculistica, neurologia, ginecologia. Colpi al cuore dai quali la sanità locale non si riprenderebbe mai più. (b.m.)

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