La Nuova Sardegna

OSILO. Gli occhioni spalancati delle “janas e galanas” ti accolgono in quella che davvero sembra una casetta delle fate, la numero 14 di quello che fu – e dovrebbe tornare a essere – l’”albergo diffuso” di Osilo.

Le janas sono le “Amiche di Freya”, le donne dipinte da Sara Bachmann secondo la sua reinterpretazione delle figure femminili e degli abiti tradizionali della Sardegna. Le si può vedere fino a sabato prossimo, nella mostra “Artes e colores isolanos”, organizzata dal “Gruppo folk Tuffudesu” con la collaborazione del Comune di Osilo. «Uno stile nuovo ed alternativo – si legge nella presentazione - apprezzato da grandi e piccini, che unisce storia e fantasia, moderno ed antico regala un risultato unico. Là, dove i colori, la mitologia, gli antichi racconti delle Janas e Galanas guardano attraverso immensi occhi profondi vivono "Le Amiche di Freya"».

Oltre alle opere dell’artista di origine danese, l’esposizione comprende i lavori artigianali di Mauro Urru, di Samugheo, che realizza scarpe, stivali, borse, accessori diversi, secondo la tradizione più pura. Al piano superiore della casa, è possibile vedere un interessante confronto fra l’abito tradizionale di Osilo e quello di Sennori, entrambi, sia nella versione “di gala”, sia in quella giornaliera. Di notevole valore il lavoro del sarto di Sennori, Giuseppe Piroddu, specializzato nel restauro del “costume” tradizionale, con una tecnica che gli consente di recuperare antichi capi e ricami che altrimenti rischierebbero di andare perduti. La mostra è stata aperta con un convegno in cui, i componenti del gruppo folk Tuffudesu e gli espositori hanno spiegato le ragioni dell’iniziativa. L’esposizione sarà visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 fino a sabato 19.

Mario Bonu