La Nuova Sardegna

Sassari

Tenta il suicidio, lo salvano i carabinieri

Tenta il suicidio, lo salvano i carabinieri

Un ventenne di Ittiri voleva togliersi la vita dopo una lite con la fidanzata: ritrovato nel centro di Ossi

07 gennaio 2016
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OSSI. Dopo una furibonda lite con la fidanzata ha deciso di farla finita. Ha perso la testa, martedì sera un ventenne di Ittiri, sconvolto dopo una discussione che sembrava definitiva, e per qualche ora ha gettato nell’angoscia i suoi familiari e i suoi amici.

Solo dopo diverse ore di ricerche è stato ritrovato sano e salvo dai carabinieri e affidato al padre che lo ha riportato a casa. Dopo la litigata con la fidanzata, il giovane è salito in macchina e mentre vagava senza una meta per la provincia ha chiamato la madre e le ha comunicato al telefono l'intenzione di togliersi la vita. «Non voglio più vivere - ha detto il ventenne in preda alla disperazione - la faccio finita». Dopo aver sentito le parole di disperazione del figlio e aver provato invano a farlo ragionare, la donna, sconvolta ha chiamato il 112 per dare l’allarme e subito sono scattate le ricerche da parte di tutte le pattuglie disponibili sul territorio. Erano circa le 21.30 e da quel momento ritrovare l’auto di quel ventenne che aveva deciso di risolvere i suoi problemi d’amore in un modo così tragico è diventata la priorità per i militari dell’Arma.

I carabinieri del nucleo radiomobile di Sassari e quelli di diverse stazioni dei comuni limitrofi lo hanno cercato per ore, immedesimandosi nell’angoscia dei genitori.

Un tam tam per cercare il giovane nei luoghi dai lui frequentati è partito anche tra i suoi amici. A tarda sera fortunatamente il ventenne è stato rintracciato dai carabinieri a Ossi. Il suo vagabondare alla fine lo aveva riportato proprio a pochi passi da quel problema che poche ore prima gli era sembrato una montagna insormontabile. I militari lo hanno intercettato nei pressi della casa della fidanzata in stato confusionale.

Forse l’estremo tentativo di spiegarsi e di chiarire. Forse un modo per farsi perdonare o di richiamare la sua attenzione.

Quando finalmente i carabinieri hanno individuato la sua auto sono andati a prenderlo e, con tutto il tato possibile, gli hanno spiegato che c’è sempre una soluzione anche per i problemi più gravi.

Dopo essere stato tranquillizzato il ventenne è stato affidato al padre che lo ha abbracciato e lo ha riportato finalmente a casa.

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