La Nuova Sardegna

Sassari

Il cuore di Nicola batte nel petto di un ragazzo della sua età

di Salvatore Santoni
Il cuore di Nicola batte nel petto di un ragazzo della sua età

Gli organi del giovane di Sorso donati a cinque persone: oggi i funerali nella chiesa di Santa Monica Ieri i compagni di scuola del Nautico hanno gettato una rosa bianca nel mare che tanto amava

16 dicembre 2015
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SORSO. Il cuore di Nicola Manghina continuerà a pulsare nel corpo di un suo coetaneo, il fegato e i due reni andranno ad altri pazienti. Il gesto di generosità dei genitori del 16enne di Sorso - morto dopo nove giorni dall’incidente stradale di cui è rimasto vittima mentre in sella alla sua moto percorreva la strada di casa - donerà una nuova vita a cinque persone sparse tra la Sardegna e la Penisola. Nel frattempo, l’intera comunità si ferma in segno di cordoglio per stringersi attorno alla famiglia del ragazzino vivace e burlone, appassionato di pesca sportiva e motociclette. Bandiere a mezz’asta e sospensione delle manifestazioni pubbliche: il sindaco Giuseppe Morghen ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali del giovane che verranno celebrati oggi alle 15,30 nella parrocchia di Santa Monica.

La donazione. L’espianto degli organi, effettuato sul corpo di Nicola lunedì notte grazie all’assenso dei familiari, consentirà un nuova vita a cinque persone. Il fegato è stato sezionato in due parti e inviato nella Penisola, dove ad attendere ci sono due bambini. I reni, invece, hanno preso la strada di Cagliari dove saranno impiantati ad altrettanti pazienti sardi. Infine il cuore, che andrà nella Penisola per dare una nuova vita a un coetaneo del ragazzo sorsense. «Ho apprezzato molto la compostezza con la quale la famiglia vive questi momenti drammatici - aggiunge il sindaco Morghen - e reputo il loro gesto di donare gli organi un ulteriore segno di sensibilità».

Lutto cittadino. Interpretando il dolore della città e raccogliendo la spontanea partecipazione dei cittadini, il sindaco ha deciso di manifestare in modo solenne il dolore per la grave perdita. In segno di cordoglio è stata disposta l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici e la sospensione di eventi e manifestazioni previste nelle piazze. Alla camera mortuaria - allestita presso l’ospedale civile di Sassari - c’erano tutti: compagni di scuola e docenti che ieri mattina hanno lanciato una rosa bianca in mare davanti al Nautico, parenti, gli amici di Sorso e di Sennori, famiglie intere e tantissimi coetanei di “Manghi”, come veniva chiamato dagli amici. C’era anche il primo cittadino di Sorso, che ai genitori del ragazzo ha porto il cordoglio di tutta la comunità. «Penso che la perdita prematura di un figlio - commenta il sindaco - sia in assoluto il dolore più difficile da sopportare. E in questo momento c’è da stare vicino alla famiglia e cercare per quanto è possibile di lenire una perdita che non meritavano. Domani (oggi per chi legge, ndc), una delegazione dell’amministrazione comunale sarà impegnata in un importante incontro a Cagliari, ma rientreremo in tempo per tributare l’ultimo saluto al nostro concittadino scomparso prematuramente».

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