La Nuova Sardegna

Sassari

«Grande perdita, sarà dura non averlo più qui con noi»

«Grande perdita, sarà dura non averlo più qui con noi»

SORSO. La notizia ha fatto il giro della città fin dalle prime ore del pomeriggio. I profili dei social network sono stati inondati di messaggi: sentimenti di dolore e incredulità hanno avvolto la...

15 dicembre 2015
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SORSO. La notizia ha fatto il giro della città fin dalle prime ore del pomeriggio. I profili dei social network sono stati inondati di messaggi: sentimenti di dolore e incredulità hanno avvolto la città, ferita al cuore dalla scomparsa Nicola Manghina, il giovane che nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 dicembre ha perso il controllo della moto lungo via Colombo andando a sbattere contro un’auto in sosta. Nicola era un ragazzo vivace: chi l’ha conosciuto lo descrive così. Un tipo simpatico e burlone, che amava la pesca e le immersioni in mare. E anche le serate passate in allegria ai piedi della “farfalla” - un’opera che adorna il giardino pubblico di via Leoncavallo, a Sennori - insieme ad altri coetanei e amici; e i giri in motocicletta per le strade della Romangia e i sorrisi dispensati a tutti, senza distinzione. Era affascinato dalle moto, neanche due mesi fa aveva acquistato la nuova Aprilia Sx, lo stesso cinquantino che nove notti fa lo ha disarcionato mentre percorreva via Colombo. Ma la sua passione più grande era il mare. Pare che poco prima dell’incidente avesse salutato i suoi amici in anticipo perché l’indomani aveva in programma di andare a pescare. Lo sport era una costante della sua giovanissima vita. Ha mosso i primi passi calcistici tra le fila dei “pulcini” del Sorso Calcio, che da ieri ha il profilo Facebook listato a lutto. Più tardi, la passione per il mare lo farà approdare nel “Black diver team”, il gruppo di giovanissimi sub della scuola sorsense “I sette mari”. «Nicola ha seguito il percorso delle nostre attività fino alla fine dell’estate – racconta Luca Occulto, de “I setti mari” -. Faceva parte del settore giovanile da anni. Lo ricordo come un ragazzo esuberante ma disciplinato, che ha raggiunto un buon livello sportivo acquisendo anche dei brevetti. Per il gruppo è una grande perdita, ci mancherà non averlo più con noi». All’indomani dell’incidente, la bacheca Facebook del 16enne è diventata l’urna dove imbucare preghiere e speranze. Tanti i messaggi e le foto di amici e coetanei, che invitavano Nicola a tenere duro, che pregavano per il suo risveglio dal coma profondo nel quale era caduto. Poi ieri mattina fra i compagni di scuola è circolata la voce della morte cerebrale del 16enne sorsense, e la bacheca si è trasformata in una valle di lacrime. «Non ti meritavi questo, se solo quella notte fosse andata in un altro modo. Lascerai un grande vuoto dentro di noi, addio», scrive Alessandro. E ancora: «Hai lasciato un vuoto immenso dentro di me voglio ricordarti nei momenti più belli, quando abbiamo riso e scherzato assieme, però mi mancherai da morire...Ciao amico mio, riposa in pace, spero che tu lassù stia meglio. Ti voglio un bene dell’anima», commenta Luca. «Arrivederci campione!», scrive Matteo.

Salvatore Santoni

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