La Nuova Sardegna

Sassari

Plus, fotografia impietosa: «Territorio a due velocità»

Presentato il profilo socio-economico dei comuni di Anglona, Coros e Figulinas Enormi differenze tra costa e interno: a Erula disoccupazione al 46 per cento

04 dicembre 2015
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OSILO. Una situazione demografica sostanzialmente stabile, con 57.104 residenti al 31 dicembre 2014, ma con significative differenze interne (11 comuni crescono, 10 calano, 2 rimangono invariati). Poi una presenza di stranieri che, ancorché modesta (1,7%), va crescendo negli ultimi tempi, con 998 residenti alla stessa data. E ancora una condizione di sofferenza economica che riguarda un po’ tutti i comuni, ma che vede maggiormente penalizzati quelli più interni (Laerru ha un reddito medio pro capite di 14.450 euro, contro la media di 17.117 euro dell’ambito, Erula un tasso di disoccupazione del 46,8%, contro l’8,5 di Tergu). Età media della popolazione e indici di vecchiaia mediamente alti, ma con differenze enormi fra un centro e l’altro: Bulzi ha un indice di vecchiaia (popolazione di età superiore a 65 anni, diviso popolazione di età inferiore a 14 anni, moltiplicato 100) di 473,3, Tissi di 100,3. È il profilo socio-economico che emerge dal bilancio sociale del Plus Anglona-Coros-Figulinas (in tutto 23 comuni: Bulzi, Cargeghe, Castelsardo, Chiaramonti, Codrongianos, Erula, Florinas, Laerru, Martis, Muros, Nulvi, Osilo, Ossi, Perfugas, Ploaghe, S. Maria Coghinas, Sedini, Sennori, Tergu, Tissi, Usini, Valledoria, Viddalba) presentato nella sala Angioy della Provincia. Un quadro che conferma ciò che in altre occasioni è già stato detto, con un ambito “a due velocità”, dove i comuni costieri e dell’hinterland sassarese conoscono ancora un certo dinamismo, mentre i comuni interni soffrono sempre di più la propria condizione di isolamento e di mancanza di opportunità economiche.Ed un quadro cui le politiche sociali del Plus cercano di dare risposte, seppure con difficoltà.

Il bilancio sociale è stato approvato all’unanimità dai rappresentanti dei comuni, della Provincie della Asl presenti. La seduta è stata presieduta da Giovanni Ligios, nella sua veste di sindaco di Osilo, ente capofila. Il bilancio è stato presentato da Mario Bonu, coordinatore dell’Ufficio di piano e da Barbara Calabrese, componente dell’Udp. Nel dibattito sono intervenuti Francesco Cattari per la Asl, i sindaci di Nulvi, Antonello Cubaiu, di Ploaghe, Carlo Sotgiu, il vice sindaco di Castelsardo, Salvatore Suzzarellu, gli assessori di Muros, Franca Quadu, di Sennori, Mario Satta, di Tissi, Claudia Solinas. Dalla lettura del documento, sono risultati ben 20 i progetti gestiti in forma associata, con una spesa media annua di circa 2 milioni e 500mila euro, e una ripartizione su cinque aree di intervento: “Minori e famiglie”, con il Servizio assistenza educativa territoriale (Set), il progetto “Genitori si diventa”, il servizio di informazione e consulenza sull’affidamento familiare; l’area “Anziani”, con servizio Assistenza domiciliare (Sad), il Registro pubblico degli assistenti familiari, la gestione associata dei piani personalizzati ex legge 162/98, il progetto “Home care premium”. Nell’area “Disabilità”, emergono il progetto “Pua - Potenziamento punti unici di accesso”, il progetto domotica “Nella vita e nella casa”, il servizio di trasporto “Nella rete, da un nodo all’altro”, il progetto “Ippotyrr”; nell’area “Inclusione sociale”, i progetti “Una rete senza fili”, “La serra di Gulliver”, “Per un’altra qualità della vita”, “Audiofficine”, “ABbraccio”. Ed infine, nell’area “Sviluppo”, i progetti “Verso il territorio: comunicazione e partecipazione”, “Obiettivo formazione”, “Monitoraggio e valutazione”, il progetto “Icaro”, per la messa in rete del software per i servizi a gestione associata.

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