La Nuova Sardegna

Sassari

Il Gac: «In rete le strutture per la vendita»

di Gianni Bazzoni

È stato presentato lo studio per i mercati ittici di Porto Torres, Alghero, Castelsardo e La Maddalena

29 novembre 2015
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SASSARI. Le strutture ci sono, andrebbero riqualificate, messe in rete e se dotate di un apposito piano di gestione possono diventare il fulcro per migliorare il sistema di tracciabilità e anche di valorizzazione dei prodotti ittici con benefici per i pescatori e i consumatori. Stiamo parlando della rete mercatale del pescato del Nord Sardegna, quattro strutture ubicate a Porto Torres, Alghero, Castelsardo e la Maddalena che sono entrate a fare parte di uno studio dettagliato che è stato presentato giovedì nella sede del Gac del Nord Sardegna a Predda Niedda.

All’appuntamento erano chiamati a partecipare i Comuni interessati ma - come purtroppo accade da tempo - si sono registrate assenze importanti, alcune giustificate e altre no (come hanno confermato dal Gruppo di azione costiera). E dire che l’occasione era ghiotta per parlare di quello che si dice «sviluppo alternativo» del quale si riempiono la bocca in tanti (specie quelli che conducono la crociata contro l’industria) e per stringere alleanze, consolidare i rapporti e provare ad agire in rete.

Lo studio sul sistema di commercializzazione dei prodotti ittici nel Nord Sardegna ha preso in esame un periodo compreso tra il 1995 e il 2015 e ha messo in evidenza due dati fondamentali: la crescita esponenziale dell’importazione dei prodotti (76 per cento di quello consumato in Italia nel 2012) e una forte criticità rappresentata dalla riduzione delle imbarcazioni da pesca a fronte delle politiche di contenimento dell’Unione europea (-45 per cento dei pescherecci a strascico e -36 per cento delle imbarcazioni della piccola pesca). Ma l’obiettivo centrale dell’analisi era quello di disegnare una strategia della filiera della pesca attraverso la messa in rete delle strutture di prima vendita del pescato.

Il mercato ittico di Porto Torres non è mai stato ultimato, sorge nella cosiddetta “darsena della pesca”, vicino alla sede dell’Autorità portuale, è già preda dei vandali che hanno causato dani significativi. «Lo studio commissionato dal Gac e realizzato dalla Smeralda Consulting – ha detto Benedetto Sechi, presidente del Gac Nord Sardegna – indica alcune soluzioni interessanti ed è a disposizione del Comune, attendiamo ancora un cenno di interesse».

Quelle di Alghero e La Maddalena, invece, sono attive o in via di ristrutturazione, mentre per Castelsardo si tratta di superare qualche intoppo burocratico.

Il 17 dicembre a Castelsardo si terrà il convegno su Psl-Fep per presentare, appunto, reti mercatali, tracciabilità del pescato, valorizzazione delle foci del Coghinas e Osservatorio della Pesca. La speranza è che ci sia anche la partecipazione di chi amministra i territori.

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