La Nuova Sardegna

Sassari

Sessanta milioni per diventare europei

di Vincenzo Garofalo
Sessanta milioni per diventare europei

Il Comune fa il punto sulle prospettive urbanistiche tra progetti già finanziati e bandi regionali a cui “dare la caccia”

28 novembre 2015
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SASSARI. Sessanta milioni per fare di Sassari una città europea, anche senza la coccarda di area metropolitana. Riqualificando il patrimonio di palazzi, scuole, impianti sportivi e piazze già esistente: dal museo dei Candelieri al vecchio mercato civico, dal palazzetto dello sport alle case popolari.

La sfida arriva dal convegno “Sassari città europea- Prospettive di sviluppo urbano sostenibile” organizzato dall’assessorato comunale ai Lavori pubblici, tenuto ieri nei locali dell’ex Infermeria San Pietro. Un incontro pubblico durante il quale l’assessore Ottavio Sanna, sotto gli occhi dell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda e di Gianluca Cadeddu, direttore generale del Centro regionale di programmazione, ha elencato i progetti su cui Palazzo Ducale investirà nei prossimi anni sfruttando i finanziamenti europei e i fondi assegnati dalla Regione.

Si parla di 60 milioni, anche se una buona parte il Comune dovrà conquistarseli partecipando ai bandi regionali. L’elenco dell’assessore Sanna parte dalle politiche abitative su cui Palazzo Ducale vuole investire 26,7 milioni. Di questi 7,7 sono sicuri e saranno utilizzati sia per la manutenzione dei palazzi di edilizia residenziale pubblica che hanno necessità di interventi urgenti, sia per acquistare sul mercato nuovi alloggi da destinare a case popolari. In particolare 1,5 milioni serviranno per avviare sei cantieri per la manutenzione dei condomini nelle vie Paganini, Donizetti, Tissi, Ossi, Usini e Osilo. 450 mila euro per le palazzine di via Dei Gremi e via Pozzomaggiore. Un milione per chiudere un nuovo “accordo quadro” per le manutenzioni negli alloggi erp (a gennaio 2016 sarà pubblicato il bando pubblico). E poi ci sono 3 milioni di euro per acquistare nuovi alloggi.

A questi interventi si aggiunge il progetto per realizzare almeno dieci appartamenti ecosostenibili, anche questi da destinare a edilizia residenziale pubblica, finanziato con risorse comunali per 1,2 milioni.

I soldi che ancora non ci sono, riguardano per 4 milioni il progetto sull’ex hotel Turritania, dove il Comune, d’accordo con Area e Soprintendenza, spera di realizzare 25 alloggi popolari o di housing sociale: mini appartamenti per i papà separati che restano senza un tetto. Altri 15 milioni dovrebbero arrivare con “Housing sociale in città” e con una convenzione fra Palazzo ducale, il Fondo Housing sociale, la Regione, la Cdp e le Fondazioni bancarie, che dovrebbe essere firmata all’inizio del nuovo anno. Il resto saranno spesi con progetti dei Lavori pubblici e Manutenzioni. In particolare 15 milioni arriveranno a Sassari con gli Iti finanziati dalla Regione: la trasformazione del palazzo della Frumentaria nel Museo dei Candelieri, la ristrutturazione dell’ex daziario di piazza Sant’Antonio (sede dell’Intergremio), dell’ex scuola Sant’Apollinare, il collegamento fra il nuovo e il vecchio mercato civico. Poi 5 milioni del progetto Iscol@, gli spazi verdi all’interno dell’Exmà, la messa in sicurezza dell’ostello della Gioventù all’Argentiera, le nuove piazze Dettori e Monteverdi, la riqualificazione del PalaSerradimigni, e degli impianti sportivi a Latte Dolce, Carbonazzi e Monte Rosello alto e altri 11 milioni da aggiudicarsi con bandi regionali per la riqualificazione degli immobili comunali e per il completamento del Pozzo Podestà all’Argentiera.

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