La Nuova Sardegna

Sassari

GUARDIA DI FINANZA

Frode prodotti Bio, rinvio a giudizio anche per 5 sardi

SASSARI. Ci sono anche cinque sardi tra le 33 persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio a conclusione delle indagini sulla frode nel settore dei prodotti agroalimentari biologici,...

28 novembre 2015
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SASSARI. Ci sono anche cinque sardi tra le 33 persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio a conclusione delle indagini sulla frode nel settore dei prodotti agroalimentari biologici, condotte dalla guardia di finanza di pesaro e dall’ispettorato Rpressione frodi del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali effettuate nell’ambito dell’operazione «Vertical Bio».

All’inizio del 2014 erano scattati nove arresti e tra questi anche un agronomo sassarese Carlo Sechi, di 49 anni, amministratore della Biozoo Srl (finito ai domiciliari). Stesso provvedimento anche per Antonio Becciu di Tula, un produttore che gestisce terreni in Moldavia, e Roberto Lilliu di Carbonia (ma residente a Trieste).

I finanzieri hanno scoperto che la produzione di granaglie avveniva all’estero, in Moldavia, Ucraina, Kazakistan; successivamente, venivano qualificate come biologiche dagli organismi di certificazione operanti negli stessi paesi, ma controllati dai soggetti italiani strettamente collegati agli imprenditori coinvolti nella frode. Quindi, le granaglie venivano importate in Italia, in alcuni casi anche attraverso l’intervento di una società maltese incaricata di sdoganare la merce e introdurla all’interno dell’Unione europea, eludendo in tal modo i rigidi controlli previsti in Italia: in questo modo, la merce veniva rivenduta senza che fosse ulteriormente controllata. Secondo quanto hanno appurato le fiamme gialle, le aziende coinvolte hanno importato, dal 2007 al 2013, circa 350 mila tonnellate tra mais, soia, grano, colza, semi di girasole, con un fatturato stimato di circa 126 milioni. Il provento illecito derivante dall’attività fraudolenta ammonterebbe a circa 32 milioni. I 33 indagati dovranno rispondere dei reati di associazione per delinquere, frode nell’esercizio del commercio.

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