La Nuova Sardegna

Sassari

«Acqua inquinata, rispettate i divieti»

di Giovanni Bua
«Acqua inquinata, rispettate i divieti»

Appello dell’Asl. Parametri in via di normalizzazione a Latte Dolce ma è importante non sottovalutare i rischi di infezione

26 novembre 2015
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SASSARI. Sarebbero già rientrati nella norma i valori microbiologici sballati della nicchia di via Massaia, nel quartiere di Latte Dolce. Dove la presenza di coliformi totali ed escherichia coli l’altro ieri ha fatto scattare l’allarme rosso nelle stanze di Palazzo Ducale, con il sindaco Sanna che ha emesso immediatamente l’ennesima ordinanza restrittiva. Ordinanza ancora in vigore. Anche se Abbanoa ha comunicato, come prassi, all’Asl il rientro nei parametri sarà cura del servizio igiene degli alimenti e della nutrizione del dipartimento di prevenzione della azienda saniatria provvedere a verificare la conformità dell’acqua e comunicarlo al Comune.

A tal proposito l’Asl sottolinea che la limitazione dell’uso dell’acqua per quella zona si limita agli scopi alimentari (bevande e preparazione alimenti). «Questo significa – spiegano – che ad esempio è consentito utilizzare l’acqua per cucinare la pasta ma non per lavare le verdure con acqua corrente. In questo caso si consiglia di utilizzare acqua precedentemente bollita. Sono invece consentiti gli usi igienici».

Rimane l’allarme legato alla presenza dei coliformi totali e dell’escherichia coli, che sono il principale indicatore di contaminazione fecale dei liquidi. La preoccupaizone principale è che possano indicare una contaminazione delle reti dell’acqua potabile con quelle fognarie. Eventualità che Abbanoa però esclude. Secondo l’Ente gestore, che già ieri ha iniziato i lavori in zona, a causare il picco di batteri nella nicchia di via Massaia sarebbe stata la conformazione della rete, a ferro di cavallo, con la presenza di due punti ciechi, nei quali l’acqua ristagna ed è più soggetta a contaminazioni. E proprio a risolvere questo problema sono dedicati i lavori in corso, che prevedono la realizzazione di una nuova condotta che consentirà di chiudere il circuito idraulico con la rete idrica di via Magellano.

«La realizzazione di una rete ad anello garantirà una migliore circolazione dell'acqua ed eviterà fenomeni di ristagno nella parti terminali dove si possono concentrare i residui che generano la non potabilità», spiegano da Abbanoa.

In attesa che questo avvenga, e che soprattutto l’Asl dia il via libera per il rientro dei parametri, l’acqua rimane vietata in via Kennedy, via Lago di Baratz, via Cedrino, via Tirso, via Fratelli Vivaldi, via Cadamosto, via Nobile, via Bianchi, via Massaia, via Magellano, via Marco Polo, via Bottego, piazza Bottego, via Amundsen, via King, via Caboto, via Vespucci, via Da Verrazzano, via Vasco De Gama, via Gioia, via Bove, via Bellini. Resta inoltre il divieto già previsto per La Pedraia e Biancareddu.

La preoccupazione è che intervenga una sorta di mitridatizzazione da parte dei cittadini ai divieti di consumo, in alcuni casi semi-perenni. Divieti che invece è bene prendere seriamente. Se una bollitura infatti basta a spazzare via i batteri, un consumo diretto nella pulizia o preparazione del cibo potrebbe in casi di alta concentrazione di coliformi ed escherichia coli (anche se non sembrerebbe questo il caso) provocare un’infezione batterica intestinale con diarrea, crampi allo stomaco, nausea e vomito.

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