La Nuova Sardegna

Sassari

caos in geriatria

Un malato di Tbc finisce nella stanza dei ricoveri

di Vincenzo Garofalo
Un malato di Tbc finisce nella stanza dei ricoveri

SASSARI. Basta un caso di tubercolosi per mandare nel caos i reparti di Geriatria e Gastroenterologia del Santissima Annunziata, già alle prese con il sovraffollamento di pazienti, costretti al...

21 novembre 2015
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SASSARI. Basta un caso di tubercolosi per mandare nel caos i reparti di Geriatria e Gastroenterologia del Santissima Annunziata, già alle prese con il sovraffollamento di pazienti, costretti al ricovero sulle barelle, nel corridoio.

Nella notte tra mercoledì e giovedì è arrivata nel reparto di Gastroenterologia una donna con un problema gastrico e un’infezione di tubercolosi polmonare attiva, ossia nella fase più contagiosa. Al sesto piano dell’ospedale civile sassarese non esiste una stanza per l’isolamento dei pazienti, come invece dovrebbe, e la paziente, dopo essere entrata in contatto con gli ausiliari che la hanno trasportata dal pronto soccorso al reparto, e con il personale di Geriatria e Gastroenterologia, è stata isolata nella stanza dei ricoveri. Una stanza dove vengono accolti tutti i pazienti che entrano in reparto per ricevere le cure d’urgenza prima di assegnare loro una stanza e un letto. Nessun altro reparto del Santissima Annunziata ha dato la disponibilità di una stanza di isolamento dove ricoverare la donna affetta da tubercolosi polmonare, che fino al pomeriggio è rimasta in Gastroenterologia, prima di essere trasferita alla Clinica pneumologica. Nel frattempo i pazienti arrivati giovedì in Geriatria e Gastroenterologia sono stati ospitati in stanze di fortuna non essendo disponibile la stanza dei ricoveri veri e propri. Stanza che, dovendo offrire la prima accoglienza agli ammalati che arrivano in reparto, deve essere tenuta costantemente sterile con particolari accorgimenti studiati per garantire la salute dei pazienti e del personale che lavora in reparto. Un protocollo di vitale importanza che ieri è saltato del tutto. Ora il personale medico e ausiliario che giovedì è entrato in contatto con la donna affetta da tubercolosi dovrà sottoporsi a visita medica prima di iniziare la profilassi anti tbc. E lo stesso discorso dovrebbe riguardare anche i familiari della donna. Il caso di giovedì ripropone le carenze logistiche della nuova ala dell’ospedale Santissima Annunziata, aperta di recente e inaugurata in grande stile. Appena tre giorni fa, proprio nei reparti Geriatria e Gastroenterologia (accorpati al sesto piano dell’edificio di via De Nicola), il caos era scoppiato a causa della mancanza di posti letto, con ben 7 pazienti costretti a trascorrere la loro degenza su una barella, in corridoio. E uno addirittura su una sedia a rotelle.

Nel reparto non c’è una stanza per l’isolamento dei pazienti e mancano anche i bagni: il personale usa i servizi che sarebbero destinati al pubblico, lasciando a uso di familiari e visitatori il bagno riservato ai disabili.

Ma la vera emergenza resta quella dei posti letto insufficienti: carenza che sta diventando una costante, e non solo a Geriatria e Gastroenterologia, come denunciato a più riprese dai sindacati.

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