La Nuova Sardegna

Sassari

Caso Klebsiella: «Personale insufficiente»

L’accusa è del sindacato Fsi che chiede più sicurezza per i pazienti, per i medici e per gli infermieri

12 novembre 2015
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SASSARI. Torna alla ribalta la questione della diffusione del batterio ospedaliero Klebsiella pneumoniae ma non perché si siano registrati nuovi casi. Il problema stavolta viene posto dai sindacati e riguarda la dotazione di personale in reparti sempre sovraffollati come quello della Lungodegenza dove ha fatto la sua comparsa il temibile batterio resistente agli antibiotici. «Dietro il caso Klebsiella pneumoniae c’è un’altra gravissima emergenza sconosciuta ai più: la carenza di personale già insufficiente in condizioni normali che si fa ancora più drammatica in questi momenti: per questi motivi abbiamo chiesto l’intervento urgente della Regione e dell’assessore alla Sanità”, dichiara in una nota la segretaria territoriale dell’Fsi Mariangela Campus.

«Da circa dieci giorni 9 pazienti su 30 sono in isolamento nel reparto di Lungodegenza dell'ospedale Santissima Annunziata per il rischio di un'epidemia di Klebsiella pneumoniae - spiega una lettera inviata all’assessore regionale alla Sanità -. Il personale si sta ora adoperando con senso di responsabilità e sacrificio per garantire tutte le procedure necessarie. Il protocollo di isolamento standard prevede che vi debba essere una squadra di personale di assistenza dedicata unicamente ai malati colonizzati/infetti e i percorsi di cura e assistenza, per quanto possibile, devono essere differenziati da quelli per gli altri pazienti ricoverati. Purtroppo tutto questo non è stato messo in atto per carenze in organico e lo stesso personale assiste tutti i malati. Chiediamo dunque- prosegue la Campus - un intervento immediato e risolutorio per far fronte alla criticità del reparto di Lungodegenza assegnando personale infermieristico e Oss in deroga al blocco del turnover. Chiediamo inoltre che autorizzi la Asl Sassari all'assunzione di una equipe dedicata da affiancare al personale della Lungodegenza che si confronta con queste importanti criticità. Il sindacato Fsi chiede anche che il personale, compresi i dipendenti delle cooperative venuti a contatto con i pazienti infetti o colonizzati, siano sottoposti a controlli. Campus segnala anche di aver donato al reparto, come sindacato, uno sfigmomanometro e un fonendoscopio poiché gli unici in dotazione venivano utilizzati per tutti i pazienti indistintamente (infetti e non) e «la cassa economale era sprovvista di liquidità per poterli fornire con urgenza».

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