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Sassari

Case su una zona franosa, parte l’esposto a La Ciaccia

Case su una zona franosa, parte l’esposto a La Ciaccia

In 84 hanno firmato una lettera a Comune di Valledoria, Regione e Procura Nel mirino la lottizzazione “Il Diamante” in via Pigafetta, a due passi dal mare

11 novembre 2015
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VALLEDORIA. «A La Ciccia sta sorgendo una lottizzazione che altera l’ambiente, è pericolosa perché inserita in un costone a dislivello sul mare e franoso e in una vallata sfogo naturale delle acqua piovane e che è stata riconosciuta dalla Regione a rischio idrogeologico». È il contenuto di un esposto che un gruppo di cittadini ha inviato a una lunga serie di autorità e istituzioni, dalla Regione, alla capitaneria di Porto Torres , dal sindaco di Valledoria alla Procura della Repubblica fino alle associazioni ambientaliste Legambiente e Wwf. Ottantaquattro firme per lanciare l’allarme sul cemento lungo la costa, che a La Ciaccia è purtroppo una realtà sotto gli occhi di tutti.

I lavori sono iniziati lo scorso 10 ottobre e quando il cantiere è stato aperto e delimitato e poi sono entrate in azione le ruspe per sbancare l’area, i residenti della zona si sono mobilitati. Adesso gli operai si sono fermati, mentre gli autori dell’esposto attendono l’evolversi degli eventi.

La lottizzazione edilizia contestata, che prevede la realizzazione di una ventina di unità abitative si chiama “Il Diamante”, si trova in via Pigafetta e l’impresa costruttrice è la Maguledda Costruzioni Immobiliari. Impresa secondo la quale tutto è in regola, il progetto è stato regolarmente approvato e i timori dei cittadini circa la pericolosità dell’iniziativa non devono esistere.

Ma gli ottantaquattro firmatari dell’esposto chiedono a tutti i destinatari se quanto concesso in passato «sia legittimo, opportuno e accordato nell’interesse della collettività e dell’ambiete, allo scopo di evitare che tale vicenda sia portata alle estreme, dannose conseguenze». Considerato che quella stessa zona era fino a pochi anni fa sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale.

Per cominciare i cittadini rilevano che «a poche centinaia di metri sullo stesso costoneè satao appen concluso un progetto di consolidamento e regimentzione idraulica finanziato per milioni di euro con fondi Po Fesr 2007-2013, e, nonostante questo intervento, una casa di civile abitazione posta sopra questo consolidamento, terminato nel 2014, è trattenuta da funi d’acciaio in quanto sta crollando nell’arenile». Una casa che viste le condizioni è stata abbandonata dai proprietari. Tutto ciò «costituerebbe già di per sè una testimonianza eloquwnte (peraltro da anni nota da parte di chi frequesta i luoghi in quetsione) dell’instabilità della zona dove si andrebbe ad edificare» in via Pigafetta. Già nel 2001, poi, il consiglio comunale in sede di esame delle osservazioni ed adozione definitiva del piano particolareggiato della Ciaccia, aveva inserito – affermano i cittadini – due enormi volumetrie su richiesta di privati ancora più a ridosso del demanio marittimo di quanto già non fosse la costruzione che sta scivolando a mare». Qulel volumetria sono state spostate? Già nel 2014 una trenta di residenti della zona avevano denunciato il fattoalla magistratura, ma la vicenda si era sgonfiata, anche perché non era mai stato avviato alcun cantiere. Ora la storia riprende vigore e i proprietari di case della zona tornano alla carica. «La lottizzazione è un’opera pericolosa perché vista la morofologia del terreno e i precedenti della case che stanno franando, il rischio per cittadini e turisti sarebbe grosso». (p.f.)

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