La Nuova Sardegna

PLOAGHE. I sindacati chiedono l’intervento del prefetto perché risolva la gravissima situazione della fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. Lo ha fatto con una lettera la segretaria territoriale dell’Fsi Mariangela Campus. «Considerata la grave situazione debitoria in cui versa l’Ipab Fondazione Sgb Ploaghe - spiega la missiva - si evidenzia che da gennaio 2015 l’ente non riesce più a garantire regolarmente la retribuzione al personale e ha accumulato quattro mensilità arretrate. Inoltre, né i fornitori, né le ditte in appalto vengono pagate e sono anch’esse giunte al limite dell’esasperazione».

Di recente il consiglio regionale, in presenza dei lavoratori dell’ente, ha dato mandato all’assessore e alla Giunta regionale di reperire le somme necessarie per il saldo degli stipendi arretrati. In realtà ai lavoratori è arrivata appena la metà di una delle quattro mensilità. «Nonostante le numerose proteste e manifestazioni fatte dai lavoratori, a tutt’oggi però sono state disattese tutte le promesse fatte dall’assessore regionale. Ecco perché, considerata la drammaticità della situazione e la disperazione dei lavoratori, è urgente che il prefetto convochi le parti per un chiarimento», conclude la segretaria territoriale dell'Fsi Mariangela Campus. I sindacati hanno sollecitato più volte la Regione affinché si procedesse alla soppressione della Fondazione San Giovanni Battista e al trasferimento di beni e funzioni alla Asl 1.

La Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe infatti ha accumulato negli anni debiti per oltre 7 milioni di euro che continuano a crescere di giorno in giorno e di conseguenza, non essendo dimostrato un equilibrio di bilancio, diventa sempre meno percorribile la strada della conversione in Asp (più volte tentata, ma sempre fallita).