La Nuova Sardegna

Sassari

Controlli nelle aziende per fermare la peste suina

di Barbara Mastino

Gli allevamenti dovranno essere certificati dai veterinari della Asl numero 1 Prevista la verifica dei requisiti di biosicurezza ma anche corsi di formazione

27 ottobre 2015
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OZIERI. Prosegue con intensità l’azione del servizio Veterinario dell’Asl 1 di Sassari mirata al controllo e alla certificazione delle aziende suinicole nell’ambito del programma di eradicazione della peste suina africana. Il crono-programma prevede per questi giorni la chiusura dei controlli nelle campagne di Ozieri, Ittireddu, Nughedu San Nicolò, Esporlatu, Benetutti, Osilo, Ittiri, Sennori, Bonorva, Ploaghe e Villanova Monteleone, dove gli allevatori delle aziende non ancora controllate e quindi non registrate sono invitati a fare richiesta di registrazione entro il 31 ottobre. I controlli riguardano sia le aziende sia i capi suini presenti e vengono effettuati in base alle criticità registrate nelle mappe regionali delle zone di rischio elaborate dall’Osservatorio epidemiologico regionale.

Il programma di monitoraggio nelle aziende suine prevede quindi un controllo ufficiale su tutti gli allevamenti con valutazione dello stato clinico degli animali, verifica della regolarità degli adempimenti di legge, prelievi ematici da sottoporre al test per la ricerca di anticorpi della peste suina africana. Inoltre è prevista la verifica dei requisiti di biosicurezza delle aziende e il rispetto delle norme sul benessere animale. L’intervento rientra nella prima fase del piano triennale per l’eradicazione della peste suina africana approvato dalla Regione alla fine del 2014 che prevede, oltre ai controlli, anche attività di formazione rivolte agli allevatori. Sono più di 3700 gli allevamenti di suini presenti nel territorio dell’Asl di Sassari, pertanto la suddivisione in aree ulteriori è funzionale a una più celere procedura di certificazione delle aziende, che progressivamente stato ricevendo le qualifiche sanitarie di azienda Controllata o Certificata: nel primo caso si tratta di aziende «sottoposte negli ultimi 12 mesi ad almeno un controllo ufficiale da parte del servizio veterinario delle Asl, il cui esito sia stato favorevole almeno per i parametri clinico e sierologico»; nel secondo caso si tratta invece di aziende sottoposte al controllo e nelle quali sia stato riscontrato esito negativo anche per gli altri paramenti, quindi di aziende ancora più sicure, nel tempo, delle precedenti. Oltre agli allevamenti, come si sa, l’Asl effettua controlli anche su stabilimenti, macellerie, ristoranti, aziende agrituristiche e aziende agrituristico-venatorie, porti e aeroporti, ma anche sulle attività di ristorazione pubblica, comprese le sagre paesane, con particolare cura nella verifica della tracciabilità delle carni e della loro conformità alle norme vigenti. Controlli severi ma necessari soprattutto perché, come si sa, per la peste suina non esiste un vaccino.

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