La Nuova Sardegna

Sassari

Sgb alla partita della Dinamo: «Aiutateci»

Sgb alla partita della Dinamo: «Aiutateci»

Ieri al Palasport volantinaggio dei lavoratori della Fondazione San Giovanni Battista e del Cedi Sigma

24 ottobre 2015
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SASSARI. «È giunta l’ora del fare. Basta con i continui rinvii»: lo hanno scritto nelle centinaia di volantini che ieri i lavoratori della Fondazione San Giovanni Battista hanno distribuito ai tifosi e spettatori della Dinamo, all’ingresso dei cancelli in piazzale segni. Un grande striscione sul quale si leggeva tutta la dispetrazione di questi lavoratori.

E alla loro protesta si è unita quella dei lavoratori del Cedi Sigma Sardegna. Sempre più spesso sport e solidarietà viaggiano sullo stesso binario anzi, è proprio il caso di dire, “fanno squadra”. E quanto più grande è lo sport tanto più è efficace la solidarietà e la condivisione dei problemi. Ieri sera la gara di Euroleague della Dinamo con le stelle del Cska Mosca, nonostante il tutto esaurito, ha trovato lo spazio per ospitare la protesta dei circa 200 lavoratori della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe che da mesi lottano per vedere riconosciuti i loro diritti. Innanzitutto per ottenere il pagamento delle quattro mensilità arretrate che una gravissima situazione, per certi versi assurda e di difficile soluzione, ha fatto sì che ancora non siano state liquidate ma anche per attirare l’attenzione sulla grossa struttura socio-sanitaria e riabilitativa ploaghese che rischia seriamente di scomparire se non verranno messe in campo al più presto le procedure che ne dovrebbero garantire il salvataggio. E cioè la trasformazione della Fondazione dal suo stato giuridico di Ipab in quello di Asp, azienda di servizi alla persona, condizione questa che consentirebbe di proseguire la sua importante attività a cui fa riferimento tutto il territorio e di garantire le 400 prestazioni sanitarie che vengono erogate ogni giorno.

I lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno chiesto con la loro presenza al PalaSerradimigni di vedere rispettata la loro dignità di lavoratori ma anche la definitiva conclusione dell’iter di trasformazione giuridica dell’ente o in alternativa la sua “aslizzazione”, il passaggio cioè della struttura e dei suoi dipendente alla Asl di Sassari. Un’altra richiesta è l’applicazione del contratto della sanita pubblica e non privata come ancora accade in seno alla Fondazione. L’S.O.S. lanciato dalla bella vetrina della Dinamo campione d’Italia ha voluto essere anche un monito contro l’inerzia della politica regionale, contro la precarietà salariale e contro i tagli a prestazioni e servizi.

Sulla vicenda ha preso posizione il consigliere regionale Antonello Peru che ricorda come per superare l’emergenza occorre una prospettiva nuova. «Il percorso dell’Asp potrebbe rivelarsi tortuoso. Occorreintervenire attraverso una pianificazione con passaggio all’Asl dell’organico, e trasferire al Comune di Ploaghe o ai privati la parte riguardante la comunità protetta».

Mauro Tedde

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