La Nuova Sardegna

Sassari

Vertenza infinita all’Sgb e l’occupazione continua

di Mauro Tedde

I lavoratori di Ploaghe proseguono nella protesta per gli stipendi non pagati «La Regione ha preso impegni che non mantiene. Deve modificare la legge»

20 ottobre 2015
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PLOAGHE. Prosegue la mobilitazione di lavoratori della San Giovanni Battista di Ploaghe che da diversi giorni occupano gli uffici amministrativi della struttura per protestare contro il mancato pagamento degli ultimi quattro stipendi.

Il clima che si respira non è dei migliori anzi sembra stia insinuandosi fra loro una sorta di rassegnazione per un destino che appare di giorno in giorno sempre più incerto.

Si vive in una sorta di limbo dove non arriva nessuna notizia che riguardi la loro vertenza, non si sa nulla di quando stia o no accadendo e soprattutto degli impegni presi all’unanimità dalla politica regionale sulla loro situazione. Trapela giusto qualche indiscrezione come quella che nell’ultima riunione della giunta regionale non si è parlato della Sgb nonostante le promesse e le assicurazioni in tal senso o che ieri si sarebbero dovuti incontrare l’assessore Arru con il commissario della Sgb Bomboi e il commissario della Asl di Sassari Sussarellu.

Pare però che l’incontro a tre sia saltato e cosa abbiano deciso di fare Arru e Bomboi non è dato ancora saperlo. A questo proposito i lavoratori lamentano la mancata attivazione di un sito istituzionale dell’ente come prevedono le leggi sulla trasparenza amministrativa e per questo i rappresentanti sindacali Franco Floris (Cgil Fp), Antonio Serra (Cisl Fp), Gavino Pinna (Uil Fpl e Mario Sini (Fsi) hanno chiesto di poter visionare alcune documentazioni fra cui l’elenco e il costo del personale in regime di convenzione e/o a tempo indeterminato, la visura delle prestazioni riabilitative domiciliari relative all’ultimo triennio, il costo e le mansioni del personale amministrativo dal 2007 ad oggi e una relazione dettagliata sui costi e ricavi di ogni reparto compreso il servizio riabilitativo domiciliare.

«Una richiesta che avevamo inoltrato anche al commissario Costantino Foddai nel luglio del 2013 ma che non ha avuto nessuna risposta - spiegano i rappresentanti sindacali - motivata dal fatto che, vista la situazione, vorremmo sapere diverse cose che ci riguardano come ad esempio che fine hanno fatto i 385 mila euro che la Regione avrebbe già accreditato al Comune di Ploaghe e che sarebbero serviti a pagare almeno una parte delle mensilità arretrate. Siamo schiavi di un sistema che non trova soluzioni- incalzano i lavoratori - e non si capisce più chi sia il padrone. Tutti i piani di risanamento sono stati stilati in modo unilaterale senza il coinvolgimento di chi lavora in questa struttura da decine di anni e ne conosce criticità e possibili interventi. Cosa che invece era stata stabilita dallo stesso assessore Arru - ricordano i lavoratori - nel documento di condivisione del percorso per la trasformazione in Asp. Gli impegni presi in consiglio regionale sono stati disattesi e il piano Asp è fallito. Lo dicono i numeri. E allora si proceda all’estinzione dell’Ipab e alla modifica della legge regionale in modo che questa consenta il passaggio alla Asl».

Mercoledì mattina ci sarà un’altra assemblea dei lavoratori nel piazzale della struttura per pianificare nuove azioni di lotta e nuove manifestazioni a Cagliari.

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