La Nuova Sardegna

Sassari

Primarie aperte per il post Desini Sennori: cortocircuito tra Cd e Pd

di Salvatore Santoni

Il Centro Democratico a sorpresa lancia la proposta per la scelta del futuro candidato a sindaco Dovrà essere la coalizione a designare il nome: ora si rischia la guerra intestina in maggioranza

18 ottobre 2015
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SENNORI. La scelta del futuro candidato sindaco della coalizione di centro sinistra dovrà passare dalle primarie di coalizione. È l’intendimento del Centro democratico, partito di riferimento del primo cittadino Roberto Desini, che ora passa la palla agli alleati del Pd. Nei giorni scorsi, la notizia è stata comunicata ai membri dem che siedono nell’esecutivo. Il rischio è che fra i democratici scoppi una guerra intestina fra ex Margherita ed ex Ds nella ricerca del candidato anti-Cd. In vista delle primarie, il posizionamento dell’ex vicesindaco Giovanni Cocco – recentemente silurato dai compagni – potrebbe spostare gli equilibri.

Primarie aperte. L’indicazione di svolgere primarie di coalizione è emersa nel corso di una riunione del Cd svolta alla presenza di tutti i rappresentanti eletti nel comune di Sennori e da una folta partecipazione di iscritti e simpatizzanti. Unico punto all’odg erano le prossime elezioni amministrative del 2016. «La decisione di Roberto Desini – spiega in una nota il segretario cittadino del Centro democratico, Mario Tonio Satta - di non ricandidarsi alla carica di sindaco alle prossime elezioni amministrative ha imposto un’attenta analisi e meditata riflessione all’interno del partito. Una ricerca comune di soluzioni, con l’obbiettivo di evitare divisioni e al senso di responsabilità teso alla ricerca dell’interesse generale del bene comune, che dovrebbe contraddistinguere l’azione politica, abbandonando pericolosi avventurismi e individualismi».

Dopo un travaglio di alcune ore, il partito ha deciso all’unanimità che il futuro candidato sindaco si dovrà scegliere attraverso primarie di coalizione aperte a tutti i partiti che decideranno di far parte della lista «per avere – conclude Satta - la massima partecipazione degli elettori alla scelta del candidato e non ricadere negli stessi schemi stantii del passato».

Il retroscena. Quello che non riferisce la nota stampa è l’aria pesante che si respira fra gli alleati. Infatti, sarebbe stato lo stesso primo cittadino a informare i membri dell’esecutivo nel corso dell’ultima riunione di giunta comunale, e prima ancora avrebbe comunicato la proposta al segretario cittadino Pd, Salvatore Conti. Secondo alcune indiscrezioni, pare che negli ambienti dem non abbiano preso la notizia per niente bene, anzi. Ci sarebbero state reazioni importanti, e dato che la maggioranza di Roberto Desini si regge su un voto, la circostanza farebbe traballare la maggioranza. Allo stesso modo, che il Pd sia una polveriera lo sanno anche i muri, soprattutto quelli della sede in via Vittorio Emanuele, dove poche settimane fa si è consumato il siluramento dell’ex vicesindaco Giovanni Cocco, oggi convintamente fuori dal partito. Le uniche parole ufficiali che escono tra i dem sono quelle pronunciate dal segretario Conti, e si contano sulle dita di una mano: «Dobbiamo riunirci e valutare». Una cosa è certa: fra la maggioranza di post democristiani e la minoranza di post comunisti saranno scintille.

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