La Nuova Sardegna

Sassari

«Città malata», allarme del Partito dei sardi

«Città malata», allarme del Partito dei sardi

Il coordinamento locale chiama a raccolta tutte le forze politiche per trovare soluzioni alla crisi

16 ottobre 2015
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PORTO TORRES. Il coordinamento cittadino del Partito dei sardi invita al «capezzale della grande malata Porto Torres» tutte le forze politiche, di governo e di opposizione, per cercare di trovare soluzioni che possano invertire questo stato di crisi generale che ormai da tempo vive il territorio. L’invito del Pds è rivolto anche alle sigle sindacali e culturali, le associazioni laiche e cattoliche, i cittadini, per partecipare a un'assemblea civica aperta anche alle istituzioni regionali e ai rappresentanti del Parlamento di questo territorio. «Porto Torres è come un grande malato – dice il coordinatore del Pds Alessandro Pinna -, forte, muscoloso e con un cuore grande, ma con i nervi scollegati a causa di ripetuti traumi: a partire da quello avuto dopo la smobilitazione dell’industria petrolchimica, con la conseguente crisi del comparto energetico, in alternativa della quale non sono state prospettate soluzioni alternative che incoraggiassero insediamenti del comparto alimentare, cantieristico-nautico, turistico».

Per la dirigenza cittadina del partito (Nando Nocco e Giacomo Masala) la crisi prosegue con il comparto della portualità industriale, commerciale e passeggeri, che ha subito una forte contrazione, dove si nota «immobilismo generale e ritardi, sia nella predisposizione di infrastrutture sia nella promozione di nuovi business del mare, come la crocieristica e la portualità turistica».

Una parte del documento Pds, presentato ieri mattina, è dedicato anche alla mancata promozione e sviuppo del Parco naturale e geomarino dell'Asinara, considerato un'occasione di sviluppo (e di presenze turistiche) clamorosamente mancata. «Per non parlare dell'area archeologica e del mancato avvio del parco archeologico – aggiunge Pinna –, che, insieme a compendio di San Gavino, è il più esteso in Sardegna: altrove, in situazioni analoghe (fuori dall'isola), si registra un flusso turistico-culturale, universitario e scolastico, per 12 mesi l'anno».

Tuttavia, nonostante la crisi, per il Psd diversi appalti vengono ancora affidati (vedi bonifiche e portualità) senza che le imprese locali possano ottenerne alcuno, se non le briciole. «Stiamo parlando di un'area, quella turritana, sulla quale insistono altrettante opportunità di lavoro per ciascuna delle voci elencate, capaci di creare centinaia e centinaia di nuovi posti di lavoro: mentre invece assistiamo impotenti a chiusure e licenziamenti, a fughe di cervelli e di giovani professionalità nella penisola e all'estero». (g.m.)

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