La Nuova Sardegna

Sassari

Manca un medico, disagi in Cardiologia

di Barbara Mastino
Manca un medico, disagi in Cardiologia

Saltano le visite di controllo, i pazienti costretti a rivolgersi ad altre strutture ospedaliere

10 ottobre 2015
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OZIERI. Continua a creare disagi nell’ospedale Segni di Ozieri il blocco del “turn over” nel comparto sanitario. La più recente segnalazione riguarda l’ambulatorio di cardiologia del reparto di medicina, dove a causa della carenza di organico da qualche tempo non si effettuano più i controlli di routine sui pazienti con patologie cardiologiche, che vengono dirottati su altre strutture con aggravio del carico di lavoro e disagi per tutta l’utenza. La segnalazione giunge attraverso una lettera alla redazione inviata dalla signora Maria Antonietta Satta, che racconta i disagi subiti da lei e dall’anziana madre, entrambe pazienti del reparto poiché affette da una patologia cardiaca che necessita di un monitoraggio costante, con controlli da effettuare ogni sei mesi o, al massimo, una volta all’anno. Controlli che però non sono più garantiti nel reparto, dove, come dicono i ben informati, basterebbe anche l’assunzione di un solo cardiologo per ripristinare a pieno regime un servizio essenziale e per garantire l’assistenza a utenti con patologie delicate che, proprio per questo motivo, vedono nel personale del reparto un punto di riferimento.

«Qualche giorno fa – racconta Maria Antionietta Satta – io e mia madre ci siamo recate in reparto per richiedere il nostro consueto appuntamento di controllo periodico, ma con stupore ci siamo sentite rispondere dall’infermiera addetta al servizio, con la consueta cortesia e professionalità, che non essendoci abbastanza medici per soddisfare la domanda dei pazienti esterni avremmo dovuto rivolgerci altrove. Ho lasciato l’ambulatorio con rammarico – prosegue – pensando al disagio che non solo io e mia madre ma tutti i pazienti nella nostra condizione avrebbero di lì in avanti dovuto sopportare: certamente il doversi adattare e ambientare in un nuovo servizio, la difficoltà di dover ristabilire, dopo tanti anni, un nuovo rapporto di fiducia con personale medico e infermieristico, ma soprattutto doversi spostare da Ozieri per chissà dove, alla meglio forse a Sassari. Eppure, come mi è stato riferito dal personale del reparto, basterebbe anche un solo medico in più per mantenere attivo un servizio rivolto a una vasta utenza che fa riferimento all’ospedale di Ozieri e, quindi, per evitare di sconvolgere le vite già difficili di tanti pazienti». Una segnalazione che è una richiesta, rivolta direttamente alla dirigenza aziendale.

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