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M5S lancia il microcredito per i cittadini in difficoltà

M5S lancia il microcredito per i cittadini in difficoltà

SENNORI. Implementare il microcredito per sostenere cittadini e imprese in difficoltà con il pagamento dei tributi comunali. È la proposta messa nera su bianco in una mozione presentata dal...

10 ottobre 2015
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SENNORI. Implementare il microcredito per sostenere cittadini e imprese in difficoltà con il pagamento dei tributi comunali. È la proposta messa nera su bianco in una mozione presentata dal consigliere comunale del M5S, Vittorio Conti. L’idea vedrebbe il Comune cedere il credito alle banche per poi garantirlo con un fondo rotativo con risorse provenienti in parte da bilancio e in parte dai debiti saldati dai cittadini. L’iniziativa è stata iscritta all’ordine del giorno della seduta del consiglio comunale convocata per ieri sera.

La proposta. La crisi non molla e si moltiplicano le famiglie incapaci di far fronte alle spese quotidiane. La perdita del lavoro causa un’inevitabile contrazione del reddito che si ripercuote pesantemente sulla capacità delle persone di onorare le rate del mutuo o dell’affitto, delle bollette e dei tributi comunali. «Un fenomeno preoccupante che vivono molti cittadini di Sennori», taglia corto il consigliere, deciso ad andare incontro ai cittadini e alle imprese del territorio spesso soffocati dai pagamenti arretrati dei tributi comunali.

L’idea. Aiutare i propri concittadini. Sì, ma come? «È possibile – spiega Conti - come già accaduto in altri comuni, pagare bollette, multe e imposte locali attraverso il microcredito. Il tutto sotto la garanzia del Comune, che diventa così allo stesso tempo garante e creditore del denaro dovuto». L’intervento, oltre che a favore dei cittadini, darebbe sollievo anche alle casse comunali. Il progetto, rivolto a una vasta platea di soggetti, ha l’obiettivo riportare nelle casse del Comune una somma importante mentre per le banche con la garanzia del fondo rotativo, che si alimenterebbe grazie a una percentuale delle entrate delle bollette. «Non c’è nessun rischio», assicura il proponente, che aggiunge: «anzi, si aiuterebbero le fasce deboli a sanare le proprie pendenze arretrate, ma si permette ai conti in rosso del Comune di prendere subito una boccata di ossigeno».

Come funziona. «Il funzionamento – continua Vittorio Conti - è semplice: il Comune fa una cessione di credito alle banche e si pone come garante istituendo un fondo. I cittadini, ma anche ditte individuali e piccole imprese possono avere accesso fino a 5mila euro». A quel punto, il destinatario potrà scegliere le modalità di restituzione dell’importo. «Si può restituire tramite Rid bancario, carta prepagata e bollettino postale – aggiunge il consigliere - in rate sino a 80 euro per un totale di 60 mesi».

Le insidie. Il pericolo maggiore riguarda i casi di insolvenza. In altre parole, cosa accadrebbe se un beneficiario non onorasse il debito? «Gli istituti creditizi – precisa Vittorio Conti - verranno risarciti con il fondo di garanzia del Comune, mentre verso i cittadini, in caso di rottura del patto fiduciario, verranno attuati i procedimenti di riscossione coattiva che invece gli vengono evitati attraverso questo sistema di rientro nella regolarità a basso costo». (s.s.)

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