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Sassari

L'infermiere sassarese malato di Ebola nominato Cavaliere della Repubblica

L'infermiere sassarese malato di Ebola nominato Cavaliere della Repubblica

Il Presidente Sergio Mattarella ha conferito l'onorificenza a Stefano Marongiu per la professionalità e altruismo durante la sua missione in Sierra Leone e lui l'ha dedicata a Emergency e a tutti quelli che lo hanno assistito durante la malattia

10 ottobre 2015
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[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.11589869:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2015/06/10/news/ebola-dimesso-l-infermiere-sassarese-stefano-marongiu-1.11589869]] SASSARI. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, 18 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadini italiani e stranieri che si sono distinti per atti di eroismo, per il loro impegno nel volontariato, nell’integrazione, nella legalità, nel soccorso e nell’assistenza ai migranti, e a chi si è prodigato a favore dell’inclusione della disabilità, nella promozione della cittadinanza attiva, nel contrasto ai fenomeni di violenza.

Tra questi c'è anche l'infermiere sassarese Stefano Marongiu, 27 anni, nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per la professionalità e l'altruismo con cui ha offerto la propria assistenza medica in Sierra Leone in occasione dell'emergenza da virus Ebola da cui è stato contagiato». Nel maggio 2015, in occasione dell'emergenza Ebola, ha scelto di partecipare alla missione di Emergency in Sierra Leone dove ha contratto il virus. Ricoverato all'ospedale Spallanzani di Roma, il 10 giugno 2015, è stato dimesso dopo 28 giorni.

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Stefano Marongiu dedica la prestigiosa onorificenza a Emergency e a chi l’ha aiutato a guarire dal virus ebola e rivolge un pensionero ai colleghi di Medici senza Frontiere. «Questo riconoscimento non è solo per me», dichiara l’operatore sanitario del Servizio 118 della Asl di Cagliari nella postazione di Sarroch, partito a febbraio 2015 per una missione in Sierra Leone e tornato in Sardegna l’8 maggio scorso coi sintomi del contagio: trasferito da Sassari all’ospedale Spallanzani di Roma, è stato dimesso dopo 28 giorni di ricovero.

«Questo riconoscimento è dedicato a un’associazione che ancora oggi continua a operare in situazioni di emergenza», afferma Marongiu, in riferimento a Emergency, «ma anche a tutto il sistema e al personale che si è impegnato per prestare a sua volta le migliori cure e la migliore assistenza, mettendo a rischio la propria salute: dal sistema sanitario regionale all’Aeronautica militare, a tutto il personale dell’ospedale Spallanzani di Roma al ministero della Salute».

«In questo momento non possono non rivolgere un pensione ai colleghi di Medici senza Frontiere», aggiunge l’infermiere, «che hanno contribuito al contenimento dell’epidemia in Sierra Leone e che nei giorni scorsi hanno subito un gravissimo lutto in Afghanistan». Marongiu ha ricevuto le congratulazioni del commissario straordinario, Savina Ortu, e del direttore sanitario, Pier Paolo Pani, della Asl di Cagliari, oltre che del responsabile del Servizio 118 di Cagliari, Giuseppe Iasiello.

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