La Nuova Sardegna

Sassari

Tragedia causata da un gesto volontario

di Gianni Bazzoni
Tragedia causata da un gesto volontario

Prime indiscrezioni sull’inchiesta. Ieri pomeriggio sopralluogo del magistrato con i tecnici di polizia e vigili del fuoco

09 ottobre 2015
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SASSARI. Il sostituto procuratore della Repubblica Corinna Carrara ha guidato, ieri pomeriggio, un sopralluogo nello stabile di via Lamarmora 40/a dove - martedì mattina - si è verificata l’esplosione che ha provocato la morte di una persona e il ferimento di altre due.

Agli accertamenti hanno partecipato i funzionari dei vigili del fuoco, gli investigatori della squadra mobile e gli specialisti della Scientifica della questura. Le verifiche hanno riguardato alcuni danni strutturali e ora il magistrato titolare dell’inchiesta attende le relazioni tecniche prima di decidere sul dissequestro e consentire ai proprietari degli alloggi di procedere con i lavori di ripristino.

Gli investigatori della Mobile guidati dal dirigente Bibiana Pala, intanto, attendono l’autorizzazione per la restituzione del corpo di Fulvio Leoni ai familiari: dopo la tragedia è stata rintracciata una sorella che vive a Milano.

Intanto le indiscrezioni trapelate dopo l’autopsia eseguita dal medico legale Salvatore Lorenzoni confermano che l’uomo è morto per le ustioni riportate dopo l’eplosione e per il fumo respirato soprattutto al piano superiore, dove è stato trovato ormai privo di vita. Nessun dubbio - a quanto pare - anche sul fatto che l’esplosione dell’altra mattina possa essere stata causata volontariamente: Fulvio Leoni viveva in condizioni di indigenza e una situazione di salute precarie. Il Comune da circa un anno lo seguiva attraverso i Servizi sociali che gli avevano trovato anche l’alloggio di via Lamarmora. I volontari andavano a trovarlo per qualche fornitura alimentare e un pasto caldo, ultimamente era sempre più solo e si vedeva in giro di rado. A qualche inquilino del palazzo aveva manifestato l’idea di compiere un gesto eclatante, di farla finita.

L’esplosione di martedì mattina, alle 7.10, poteva causare una strage. Solo per una serie di circostanze fortuite i danni sono stati limitati e le 13 persone residenti nei 7 appartamenti occupati sono riuscite a mettersi in salvo (due grazie ai vigili del fuoco, sono state accompagnate in ospedale per un principio di intossicazione).

Le persone che per ora non possono rientrare negli appartamenti sono ospiti di familiari, oppure in qualche B&B e in albergo.

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