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Roi Flyer, la favola del brocco diventato campione

Il purosangue inglese Roi Flyer
Il purosangue inglese Roi Flyer

Il purosangue inglese nato ad Ardara era stato ritirato dalle corse tre anni fa per i suoi imbarazzanti risultati. Ora miete successi e sabato si è aggiudicato il Gran Premio di Chilivani contro ogni pronostico

09 ottobre 2015
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SASSARI. È proseguita sabato scorso con la strabiliante vittoria nel Gran premio Regione Sardegna a Chilivani la favola di Roi Flyer, purosangue inglese sauro di cinque anni nato “brocco” e diventato campione.

Una storia iniziata nelle campagne di Ardara, dove Roi Flyer nasce cinque anni fa nell’azienda agricola Tanda Soddu Biddau, dove viene allevato e fatto debuttare all’età di due anni ma con risultati a dir poco imbarazzanti: circostanza che convince il proprietario Fabrizio Cappai a ritirarlo dalle corse per destinarlo a una tranquilla vita in campagna. Ma tre anni fa arriva la svolta, Roi Flyer “fa amicizia” con l’ozierese Antonello Putzu, che nota in lui doti particolari e ne acquisisce una quota di proprietà e che, grazie alla collaborazione con l’amico Tonio Conti inizia a preparare il sauro per la pista.

Lello dà fiducia a Roi, e lui la ricambia: iniziano gli allenamenti, seguiti anche da Giuseppe Piccinnu, e vengono fuori le potenzialità del purosangue: arrivano le vittorie, tra cui la più inattesa nel 38esimo Gran Premio nel 2013 a Chilivani. Da lì in poi arrivano buoni risultati e altre vittorie come quella del Gran Premio Nino Costa di Sassari lo scorso anno (con in sella Gian Luca Fresu, protagonista con lui di altre grandi vittorie) e, la scorsa settimana, ancora nel 40esimo Gran Premio Regione Sardegna a Chilivani dove Roi ha corso con il giovane fantino Francesco Dettori.

Una corsa iniziata al comando e proseguita in testa per tutti i 2400 metri, tra il tripudio del pubblico che lo ha accompagnato sino al traguardo che Roi Flyer ha toccato di mezza incollatura. Il Sauro Volante, come lo chiamano ora Antonello Putzu e Fabrizio Cappai, ma anche tutti i suoi numerosissimi fan e, non è esagerato dirlo, amici, ha colpito ancora. Lo splendido purosangue sauro che sembrava destinato a una pensione anticipata si è confermato campione. E con lui ha vinto anche l’allevamento locale del purosangue inglese, settore un po’ trascurato nella terra dell’anglo arabo ma che può dare tante soddisfazioni. Ne sono convinti Putzu e soprattutto Cappai, il primo “papà” di Roi Flyer che però al principio non aveva avuto soddisfazioni da un puledro che pure sembrava promettente per i suoi natali, essendo nato dai buoni Roi Dancing e North Flyer. Roi Flyer con la sua vittoria ha dimostrato che anche un purosangue inglese nato e allevato in Sardegna può vincere un Gran Premio (eppure con lui in pista sabato scorso c’era solo Dream Free nato nell’isola).

Un doppio riscatto, per il sauro, che ha sfatato in un solo colpo due miti negativi: la scarsa validità dell’inglese nato in Sardegna e quella prima impressione di “brocco” poi capovolta dall’intuizione di Lello Putzu. Una favola che somiglia a quella del brutto anatroccolo, che dispiega le sue eleganti ali di cigno. (b.m.)

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