La Nuova Sardegna

Sassari

Espierà la pena lavorando gratis

di Pietro Simula
Espierà la pena lavorando gratis

Condannato a 128 ore lavorative per guida in stato di ebbrezza: lo utilizzerà il Comune di Ossi

05 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





OSSI. Condannato a 128 ore lavorative in base al codice della strada articolo 186, quello che sanziona la guida in stato di ebbrezza alcolica, espierà la pena facendo lavori di pubblica utilità. Succede a Ossi, uno dei Comuni che ha stipulato una convenzione con il Tribunale di Sassari per consentire ai condannati di scontare la pena con il lavoro. Una pratica che diventa sempre più frequente soprattutto quando si tratta di piccoli reati o infrazioni. I meccanismi sono previsti dall’articolo 54 del Decreto Legislativo 28 agosto 2000 n. 274, che dà la facoltà di applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o enti e organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato.

Cosa prevista anche dal Codice della strada articolo 186, comma 9-bis.

Il Comune di Ossi non si è lasciata sfuggire l’occasione, consapevole che in tempi di magra per le casse comunali ogni opportunità di manodopera da utilizzare senza impegno di spesa è da acchiappare come una manna che cade dal cielo.

Già dal 13 ottobre 2013, quindi, ha pensato bene di stipulare una convenzione col Tribunale di Sassari, finalizzata alla «accoglienza di tre condannati alla pena di lavoro di pubblica utilità, ai sensi delle disposizioni sopra citate».

L’occasione è capitata recentemente, quando un cittadino si è visto condannare ad una pena di 128 ore di lavoro di pubblica utilità (una ventina di giornate lavorative), con «l’espiazione della pena da effettuarsi presso il Comune di Ossi». Così, come previsto dallo schema di protocollo disciplinare che regola questi casi, si è visto assegnare all’Ufficio tecnico manutentivo, con mansioni di archiviazione di schede e documentazioni relative ai mezzi comunali, di inventario dei punti luce dell’illuminazione pubblica e di inventario delle chiavi degli stabili comunali.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative