La Nuova Sardegna

Sassari

Nella sanità è battaglia: ora si annuncia sciopero

di Vannalisa Manca
Nella sanità è battaglia: ora si annuncia sciopero

Duro documento delle segreterie sindacali e rappresentanze unitarie Asl e Aou Rapporti tesi e richiesta di dimissioni immediate della direzione dell’Asl 1

04 ottobre 2015
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SASSARI. La vertenza sanità si inasprisce e i sindacati annunciano una giornata di sciopero generale. Dopo la grande mobilitazione e l’imponente assemblea “itinerante” che si è svolta il 24 settembre scorso, le organizzazioni sindacali unitarie con le rappresentanze Rsu delle aziende Asl e Aou hanno deciso di dare l’ultimatum alle due direzioni generali con un documento inviato ai commissari straordinari Agostino Sussarellu (Asl) e Giuseppe Pintor (Aou)e all’assessore regionale Luigi Arru.

Tutte le sigle della sanità territoriale (Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fials, Nursind, Nursing up, Fsi) si trovano totalmente unite in una vertenza che le vede impegnate da mesi nella battaglia sulla piattaforma rivendicativa riferita al riconoscimento e all’applicazione degli istituti contrattuali di tipo economico (le progressioni orizzontali e la produttività per il 2014). Un punto sul quale i sindacati hanno verificato «una leggera apertura» da parte dell’Aou che ha convocato un incontro per il 12-13 ottobre, mentre la direzione dell’Asl avrebbe manifestazto «un atteggiamento dilatorio», tanto che i sindacati chiedono immediate dimissioni e presentano denuncia per comportamento antisindacali.

Insomma, rapporti piuttosto tesi, che già avevano portato alla proclamazione dello stato di agitazione. E ora la dichiarazione di sciopero generale. Durante la manifestazione di fine settembre, i sindacati avevano anche denunciato relazioni sindacali non corrette, soprattutto dopo il mancato coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori sul progetto di scorporo dell’ospedale Santissima Annunziata: «Abbiamo chiesto che le due aziende siedano al tavolo sindacale per la condivisione e sottoscrizione di un "protocollo di intesa a tre" attraverso il quale garantire condizioni contrattuali per i lavoratori della Asl e della Aou. Diversamente chiediamo con forza che tale progetto resti sospeso».

Ma non basta, i sindacati bocciano pesantemente «le modalità con le quali si sta governando la sanità nel territorio. Le criticità ed il malgoverno imperano non solo in città ma anche e soprattutto nel territorio. Nulla si fa su sprechi e clientele - si legge nel documento - che sono a nostro avviso il vero cancro che sta aggredendo tutto il sistema sanitario locale e regionale. Non si parla più di organizzazione del lavoro, di efficienza e qualità dei servizi erogati al cittadino. Tutto si riduce ai famigerati dispositivi regionali e locali di tipo ragionieristico che hanno paralizzato l'intero sistema e che di tutto sanno, tranne che di centralità e di cura della persona». Come la delibera regionale sul blocco del turn-over (definita «scandalosa»), che significa impedire alle Aziende sanitarie di ricorrere alle assunzioni per le sostituzioni del personale assente per maternità, quiescenza». E perciò dicono «se questa è la sanità che vogliono, noi non la vogliamo». Le segreterie sindacali confermano perciò lo stato di agitazione e proclamano una giornata di sciopero generale di tutto il comparto che verrà fissata nei prossimi giorni. Nel frattempo saranno indette altre assemblee del personale. Salvo che il tavolo richiesto non venga aperto in tempi stretti.

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