La Nuova Sardegna

Sassari

pattada

Una serata per Mario Campus

Il poeta e scrittore è stato ricordato da amici, colleghi e musicisti

28 settembre 2015
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PATTADA. Una serata all’insegna della poesia in limba quella di venerdì scorso nel centro sociale di Pattada. “Prendas e ammentos” (meraviglie e ricordi) per Mario Campus, insegnante pattadese ma conosciuto da tutti come poeta. Prendas e ammentos è anche il titolo del libro scritto da Campus. «Mario odiava l’ignoranza, ma era anche consapevole di non sapere. Sapeva imparare anche dall’uomo più onesto» ricorda l’organizzatore dell’evento Peppino Fogarizzu. Presenti tanti amici, i figli del poeta Andrea e Giovanni Campus, e tutti quelli che lo hanno apprezzato come un “oratore frizzante e spiritoso”. La forma di comunicazione preferita da Campus era infatti l’oratoria, e non la scrittura. Sono tante le storie e poesie mai pubblicate, ma vivono nel ricordo dei compaesani e degli amici arrivati da varie parti della Sardegna per la serata in suo onore. Il sindaco Angelo Sini lo ricorda come il rappresentante di quello che è l’essere pattadese: ironico e autoironico. Ad allietare la serata le sue poesie, recitate e cantate da Carmela Arghittu e Gianni Delogu, accompagnati dalla musica della chitarra di Franco Zanza, e dalla musica del coro Santa Rughe di Pattada. “S’anghelu custode”, “Pensamentos” e “Cantilena pro una giovanedda” sono alcune delle poesie recitate. Durante la serata è stato nominato più volte il suo libro, in parte autobiografico, definito dall’amico e collega Salvatore Tola «non solo una raccolta di poesie e parti in prosa, ma un insieme di aneddoti e metafore di uno spaccato di paese, a volte anche pittoresco».

Elena Corveddu

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