La Nuova Sardegna

Sassari

Già condannata in primo grado Francesca Sanna

Il pubblico ministero Gilberto Ganassi ha prodotto ieri, in chiusura di udienza, il dispositivo e le motivazioni della sentenza con la quale il gup di Cagliari Giovanni Massidda, lo scorso mese di...

25 settembre 2015
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Il pubblico ministero Gilberto Ganassi ha prodotto ieri, in chiusura di udienza, il dispositivo e le motivazioni della sentenza con la quale il gup di Cagliari Giovanni Massidda, lo scorso mese di giugno ha condannato a 11 anni e 4 mesi di reclusione la coimputata Francesca Sanna, 54 anni di Macomer, l’unica donna della banda che tra l’altro aveva scelto il rito abbreviato. Secondo il giudice, Francesca Sanna ebbe un ruolo cruciale nell’organizzazione e nella riuscita del sequestro di Titti Pinna. L’avvocato Salvatore Asole, che difende Giovanni Maria “Mimmiu” Manca si è opposto all’iniziativa del pubblico ministero «in quanto la sentenza non è ancora passata in giudicato». E il collegio presieduto da Pietro Fanile (a latere Teresa Castagna) si è riservato di decidere sull’acquisizione degli atti messi a disposizione dall’accusa. La riserva sarà sciolta nell’udienza del 30 ottobre, quando si svolgerà la requisitoria del pm Gilberto Ganassi che coprirà sia il mattino che il pomeriggio.

Intanto sembra evidente, da alcune indicazioni emerse nel corso del processo, che ci sarà anche un nuovo filone di indagine, si va verso una inchiesta-ter. Secondo le valutazioni del pubblico ministero, infatti, mancherebbero all’appello ancora alcuni componenti della banda che ha sequestrato e tenuto prigioniero Titti Pinna. (g.b.)

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