La Nuova Sardegna

Sassari

Nulese penalizzata dalla riforma dei gironi

Nulese penalizzata dalla riforma dei gironi

Il presidente Lelio Ladu ha presentato un ricorso: «Campi distanti oltre il limite fissato dalla Figc»

15 settembre 2015
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NULE. La Nulese calcio dice no al girone L di seconda categoria e lo fa presentando ricorso alla Figc. Lo scorso febbraio il comitato regionale sardo della Federazione gioco calcio decise di riformare le categorie ed accorpare la terza alla seconda.

La storia della salita in seconda categoria, rispetto alle altre squadre, è stata diversa per la Nulese.

La squadra salì in seconda categoria passando dalla porta principale, ossia con la vittoria del campionato.

Le squadre che si contenderanno il salto in prima categoria adesso sono ben 212, divise in sedici gironi.

Il presidente dall’associazione sportiva della Nulese calcio Lelio Ladu, denuncia ad alta voce: «Non sono stati rispettati gli impegni presi dal presidente del comitato regionale della Figc, Andrea Delpin, che a suo tempo dichiarò che l’unificazione avrebbe giovato alle società dilettantistiche, poiché si sarebbe dovuta realizzare una razionalizzazione della geografia del mondo del pallone isolano. Le trasferte dovevano essere distanti fino ad un massimo di quaranta chilometri ma così non è stato».

La Nulese, nel girone L, si trova di fronte le squadre: Atletico Nuoro, Benetutti, Calagonone, Onifai, Folgore, Ichnos, Irgolese, Lulese, Nulese, Oniferese, Orani, Orotelli, Bitti, Supramonte, Torpè.

Paesi che si trovano tutti bel alò di là della soglia dei quaranta chilometri fissata dalla federazione.

La notizia non è piaciuta nemmeno ai tanti tifosi che seguono la squadra anche in trasferta. «Il Goceano, – dichiara Ladu – rappresentato da cinque squadre (Anela, Benetutti, Bottidda, Bultei e Nulese), è stato vittima di una discriminazione territoriale che lo priva di incontri calcistici di alto livello tecnico ed agonistico, vista l’assenza di ben quattro derby. Ciò significa un notevole aggravio sui costi gestionali dell’annata in corso, poiché queste sfide avrebbero sicuramente garantito un bel risultato anche dal punto di vista remunerativo».

Alla protesta si unisce anche il Benetutti, che si trova nella stessa situazione.

La Nulese aspetta ora risposte immediate, possibilmente entro il 4 ottobre, data di inizio del campionato.

Elena Corveddu

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