La Nuova Sardegna

Sassari

In 5000 per salutare il vescovo Melis

di Gerolamo Squintu
In 5000 per salutare il vescovo Melis

Il sostituto della Segreteria di Stato del Vaticano Angelino Becciu ha presieduto la cerimonia di consacrazione

14 settembre 2015
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OZIERI. Festa doveva essere e festa grande è stata. Più di 5000 persone assiepate in piazza Garibaldi ed altre centinaia di fedeli nella cattedrale per partecipare alle cerimonie di consacrazione del nuovo vescovo della diocesi di Bisarcio-Ozieri monsignor Corrado Melis. Il rito è stato celebrato dal sostituto della Segreteria di stato del Vaticano, monsignor Angelino Becciu al quale in molti, compreso il sindaco Leonardo Ladu che a ciò ha fatto esplicito accenno sul palco, hanno rivolto un ringraziamento per quanto il prelato ha fatto a Roma, trovando peraltro accoglienza da parte di Papa Bergoglio. I conconcelebranti erano il vescovo di Ales-Terralba monsignor Giovanni Dettori, e monsignor Sebastiano Sanguinetti, per anni vescovo di Ozieri e oggi titolare della diocesi Olbia- Tempio. Ad essi hanno fatto corona i vescovi Ignazio Sanna (Oristano), Arrigo Miglio (Cagliari), Gian Paolo Zedda (Iglesias), Mosè Marcias (Nuoro), Antonello Mura(Lanusei), padre Paolo Atzei (Sassari), Pietro Meloni (emerito di Nuoro) e monsignor Mathieu del Gabon. Tante suore e frati e più di 120 i sacerdoti provenienti dalla varie parrocchie del Logudoro-Goceano e dalla diocesi di Terralba, con folta rappresentanza di Villacidro dove monsignor Melis era parroco della chiesa dedicata alla patrona Santa Barbara, e di Sardara suo paese natale. Folta la delegazione delle autorità amministrative, politiche, civili e militari di ogni zona della Sardegna. Col sindaco di Ozieri Ladu ed il presidente dell'Unione dei Comuni del Logudoro fra gli altri c'erano il presidente del consiglio regionale on. Gian Franco Ganau ed il reggente della provincia di Sassari Guido Sechi. Più di trenta i sindaci in tribuna. Imponente il servizio d'ordine coordinato dal comandante della locale compagnia carabinieri, il capitano Francesco Gian Greco e dal responsabile del commissariato di polizia Tommaso Vecchio con la collaborazione di guardie forestali, agenti della finanza, vigili del fuoco e vigili urbani, e di numerosi gruppi del volontariato con anche le ambulanze del 118, della Fidas e della Croce Ottagonale. Il notevole dispiegamento di forze ha fatto sì che tutto si sia svolto nel massimo ordine e regolarità. Da elogiare l'operato degli oltre 150 ragazzi addetti all'assistenza e alla sistemazione del pubblico (più di 2000 le sedie approntate in piazza) ed altre 100 unità in servizio in cattedrale. Inoltre hanno provveduto pure ad addobbare il tempio e la scalinata d'ingresso con corone di fiori, bandierine e palloncini tutti gialloblù, i colori della città e dell'insegna scelta da monsognor Melis. A queste persone sono da aggiungere le oltre 160 donne ed uomini di Ozieri, Nule, Berchidda, Bono, Tula che hanno gestito le tavolate imbandite nella piazza retrostante la cattedrale con bevande, dolci tipici e confezioni di pane, formaggi ed insaccati, prodotti caratteristici del Logudoro- Goceano. Il tutto è stato messo a disposizione dalle varie comunità. Suggestivo il rito di consacrazione accompagnato dagli inni di più di 120 coristi guidato dal parroco di Buddusò monsignor Nino Carta, così come il momento dell'offertorio con tanti giovani in costume che hanno portato in dono cesti di frutta, pane, vino e dolci tipici, una bella scultura in pietra e uno splendido modello in legno della chiesa di Santa Barbara. Assai significative, ricche di spiritualità, con fraterni auguri apostolato in particolare a favore dei più deboli, dei poveri, dei disoccupati, della gioventù e delle classi più disagiate, sono state le parole rivolte a monsignor Melis da parte di monsignor Becciu, monsignor Dettori e monsignor Sanguinetti.

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