Lite tra rom, tre arresti Al campo cresce la paura
PORTO TORRES. Al campo nomadi di Ponti Pizzinnu è sempre allarme rosso, dopo l’incendio alla spazzatura dei giorni scorsi, con le risse che stanno caratterizzando la precarietà di un’area dove la...
PORTO TORRES. Al campo nomadi di Ponti Pizzinnu è sempre allarme rosso, dopo l’incendio alla spazzatura dei giorni scorsi, con le risse che stanno caratterizzando la precarietà di un’area dove la cittadinanza chiede interventi urgenti in tema di igiene e sicurezza. Venerdì sera sono intervenuti i carabinieri a sedare una rissa e procedere all’arresto di tre giovani con precedenti di polizia - N.F., D.M., N.N. - e deferire a piede libero due minorenni accusati di rissa aggravata. Ieri mattina il giudice del tribunale di Sassari ha convalidato gli arresti, disponendo per i primi due la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e per il terzo il divieto di dimora nel comune di Porto Torres. Già da qualche giorno i dissidi legati a piccoli problemi di convivenza erano stati motivo di liti anche accese e di minacce tra i componenti di due nuclei familiari confinanti all’interno del campo nomadi. La musica ad alto volume e qualche bicchiere di troppo, secondo i militari, sono state le scintille che hanno innescato una violentissima rissa in cui i cinque contendenti, appartenenti ai due nuclei familiari, si sono colpiti a vicenda con calci pugni e bastoni predisposti all’occorrenza. Al culmine degli scontri il più piccolo dei contendenti, un ragazzo di 14 anni, brandendo una motosega in funzione cercava più volte di scagliarsi contro i rivali, senza mandare a segno i colpi solo per via dello stato d’agitazione e del peso dell’attrezzo. Una situazione che rischiava di degenerare nel peggiore dei modi, quindi, e solo il deciso intervento dei carabinieri riusciva a ristabilire l’ordine e a riappacificare i nuclei familiari in lite. Serve urgentemente l’istituzione della commissione intercomunale per mettere ordine nel campo rom, considerando anche nelle scorse settimane sono andante via tre famiglie (trenta tra adulti e bambini) denunciando la grave situazione igienica e le liti. (g.m.)