La Nuova Sardegna

Sassari

La diocesi

Una storia lunga due millenni

Una storia lunga due millenni

Ha dato i natali al cardinale Mario Pompedda e ad Angelo Becciu

12 settembre 2015
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OZIERI. La diocesi di Ozieri ha avuto una gloriosa, ma travagliata storia istituzionale. Nasce dalla fusione di due piccole chiese locali, Castro e Bisarcio, entrambe fondate prima dell'anno Mille.

La prima aveva il suo centro principale a Oschiri ed estendeva la propria giurisdizione su 27 villaggi e 12 mila anime; la seconda su poco più di cinquemila abitanti intorno a Ozieri. Nel 1503, papa Giulio II realizza – con la Bolla “Aequum reputamus” – c’eril riordino delle diocesi sarde programmato da Alessandro VI. «Alla fine del XV secolo esistevano nell'isola, abitata da duecentomila persone circa, tre Province Ecclesiastiche con diciotto diocesi, che, per la povertà dei tempi e delle sedi, conducevano – scrive lo storico Tonino Cabizzosu -–vita grama. L'indigenza del territorio e la carenza di strutture e mezzi economici per poter assicurare un’azione pastorale adeguata, spinsero la Santa Sede a intervenire». Nella riorganizzazione rientrano anche Castro e Bisarcio unite a Ottana con sede episcopale ad Alghero. Un accorpamento mai digerito dai fedeli e dal clero locale.

Quando Ozieri diventa un importante sede amministrativa, si popola considerevolmente e dentro la città logudorese si consolida la presenza di ordini religiosi, conventi e scuole, Castro e Bisarcio riparte la richiesta di una nuova autonoma diocesi con sede a Ozieri.

Accolta da Pio VII che il 7 maggio 1803 affida al vicario generale di Oristano, monsignor Giovanni Antonio Atzei, la nuova circoscrizione ecclesiastica col titolo di Bisarcio. Nel 1915 la chiesa del Logudoro e del Monte Acuto cambia ancora denominazione e diventa diocesi di Ozieri, che ha dato i natali a un cardinale ( Mario Francesco Pompedda), a un Sostituto della Segreteria di Stato ( Angelo Becciu) e 4 vescovi: Giovanni Dettori ( dal 2004 ad Ales), Antonio Angioni ( 1968- 1986 a Pavia), Sebastiano Fraghì ( 1947- 1978 a Oristano), Lorenzo Basoli ( 1936-1970 Lanusei). (m.g.)

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