La Nuova Sardegna

Sassari

Vigili del fuoco, dimezzato il nucleo dei sommozzatori

SASSARI. «Sotto organico, mal retribuiti in età avanzata (l'età media è vicina ai 50 anni) e demotivati. È il quadro allarmante della situazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che si...

11 settembre 2015
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SASSARI. «Sotto organico, mal retribuiti in età avanzata (l'età media è vicina ai 50 anni) e demotivati. È il quadro allarmante della situazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che si ripercuote anche sulla Provincia di Sassari». Parole del segretario provinciale del sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo, che denuncia: «Alle carenze di organico si aggiungono poi tagli ai servizi specialistici».

Per Sassari è infatti previsto il dimezzamento di organico del Nucleo Sommozzatori, con piena contrarietà del Conapo. «Il ministero dell’interno ha ritenuto superflua la copertura notturna dei sommozzatori nel nord della Sardegna e – spiega Nurra – in caso di incidente, dato che non vi è nessun altro ente subacqueo nel territorio, la copertura viene garantita da Cagliari, una scelta scelerata, in quanto i tempi di intervento sarebbero incompatibili con il salvare vite umane visto che la Sardegna con i suoi circa 1880 km di coste è la più estesa d’Italia, cosi penalizzando il nord dell’isola nei soccorsi subacquei. A questo si aggiunge la chiusura del distaccamento portuale di Olbia aggravato anche dalla riduzione degli specialisti nautici in servizio presso il distaccamento Porto Torres».

«Sembra superfluo sottolineare – ricorda il rappresentante sindacale – che il numero di passeggeri in transito nella città di Olbia a bordo dei traghetti e delle navi da crociera ne fa il principale scalo dell’isola e Porto Torres il principale per il transito merci. Con il nuovo piano del ministero dell’interno si è vista anche la chiusura del distaccamento di Bono, decretato nel 2006 ma mai attivato per mancanza di risorse umane, che costringe in caso di intervento l’invio di una squadra da Ozieri, con tempi di percorrenza oltre i 50 minuti (un eternità se si pensa ad un incendio o ad un incidente stradale). Di fronte a questi dati, giudichiamo scellerate le scelte attuate dal governo che sembra essere incurante dei problemi legati alla sicurezza del cittadino».

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