La Nuova Sardegna

Sassari

Per l’ospedale Segni il consiglio comunale vuole il primo livello

di Barbara Mastino
Per l’ospedale Segni il consiglio comunale vuole il primo livello

Sulla nuova rete ospedaliera l’assemblea civica è compatta L’dea è quella di fare sistema con Alghero, Ittiri e Thiesi

02 settembre 2015
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OZIERI. Ha dato un segnale di forte unità di intenti la seduta del consiglio comunale, aperta al dibattito pubblico, sul tema della riorganizzazione della rete ospedaliera, nella quale è stata illustrata la proposta che Ozieri, con gli altri comuni dell’Asl 1, presenterà all’assessore regionale alla sanità Luigi Arru. Ozieri chiede che l’ospedale Segni venga classificato, in unione con quello di Alghero, come presidio di I livello di area omogenea, in connotazione paritaria con quello della città catalana, con direzioni autonome e in coordinamento. La proposta, già a lungo discussa a livello provinciale, è stata illustrata dal sindaco Leonardo Ladu al termine di una seduta densa di interventi sia da parte degli esponenti del consiglio sia da parte di operatori sanitari, sindacati, cittadini. Il punto principale messo in evidenza dal primo cittadino, che come gli altri si è detto contrariato dal fatto che la riforma della rete ospedaliera sia stata fatta prima di quella degli assetti territoriali, è che bisogna partire dalla base normativa che non si può mutare, e che deriva da leggi nazionali: entro questi confini bisogna muoversi, e occorre farlo con una proposta credibile.

All’interno del riassetto della vecchia Asl 1, infatti, la creazione a Sassari di un presidio unico di II livello (unico nell’isola con quello di Cagliari) non è stata accompagnata dalla previsione di un presidio di primo livello. Alghero e Ozieri, con Ittiri e Thiesi, sono inseriti in un unico blocco che comprende presidio di base, ospedale di comunità e centri minori: una carenza, nel territorio, che fa prevedere la concentrazione sui presidi di Sassari delle prestazioni sanitarie di livello medio: una condizione che, viene da sé, intaserebbe il lavoro del presidio unico di secondo livello (chiamato a coprire, per quel tipo di prestazioni, anche i territori delle attuali province di Olbia e Nuoro). Ed è qui che Alghero, Ozieri, Thiesi e Ittiri possono giocare le proprie carte, chiedendo unitariamente la classificazione di primo livello che potrebbe, addirittura, trasformarsi in una opportunità di crescita. Il presidio di primo livello, infatti, oltre alla direzione sanitaria e alle unità di pronto soccorso e Obi, anestesia, medicina, chirurgia, ortopedia, laboratorio, radiologia ed emoteca, deve essere dotato di rianimazione, oncologia, centro traumi, emodinamica e spoke unit, specialità a media diffusione e i reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria.

Una gran parte di questi servizi, tra Ozieri e Alghero, esistono già, e funzionano alla perfezione (si pensi all’oncologia di Ozieri, con le sue 4.000 prestazioni da dicembre a oggi): un coordinamento delle due direzioni sanitarie, quindi, avrebbe bisogno di poche “aggiunte”, pur sostanziali, per raggiungere gli standard di un primo livello.

E nell’ambito di una riorganizzazione della rete ospedaliera che, per il momento, prevede un risparmio di “appena” 160 milioni di euro a fronte di un bilancio d 3 miliardi e più, la richiesta non ha nulla di assurdo. Come non lo è la proposta di revisione degli investimenti, anch’essa facente parte della bozza, in favore del miglioramento dell’assistenza sanitaria nei territori. Ozieri, con gli altri Comuni, porterà avanti questa proposta, con grande unitarietà interna e con il peso politico dato dalle firme di tutti i sindaci della provincia.

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