La Nuova Sardegna

Sassari

Scuole e circoli nel mirino dei vandali

di Giovanni Bua
Scuole e circoli nel mirino dei vandali

Proseguono i raid: danneggiate le Professionali di via De Carolis e il Centro giovanile di piazza Santa Caterina

29 agosto 2015
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Vigilanza civica, maggiore educazione, spietata repressione. Si discute con un certo animo in città sull’appello anti vandali lanciato dal sindaco Nicola Sanna. Ma mentre in molti si interrogano dividendosi, come storicamente è sempre stato, tra chi cerca di approfondire le cause e chi invoca assai rapide “cure”, i teppisti proseguono a vele spiegate nella loro attività di insensata distruzione.

Nel mirino negli ultimi giorni sono finite un’altra scuola, le Professionali di via De Carolis. E un circolo privato, il centro giovanile di piazza Santa Caterina, gestito dall’associazione Mine Vaganti e spesso al centro di polemiche per il non facile rapporto tra i giovani frequentatori della struttura e parte dei residenti della zona.

A raccontare dell’assalto alla scuola di via De Carolis il servizio Edilizia Scolastica della Provincia. Le modalità sono le stesse del raid nella palestra della scuola elementare di via Savoia (la sede staccata del V Circolo di via Gorizia). Con circa venti vetri rotti con pietre anche di grosse dimensioni, e le facciate esterne, sul retro dell’edificio, completamente imbrattate.

«Purtroppo è frequente nei fine settimana o nei periodi di chiusura delle scuole – sottolineano demoralizzati dalla Provincia –. Dobbiamo poi sempre intervenire e sostenere costi che sottraggono risorse ad altri interventi. Ci chiediamo se è mai possibile che in un’area così centrale nessuno di accorga o senta nulla, e che le forse dell’ordine non passino mai di pattuglia. Alcuni graffiti sul retro e nelle facciate richiedono diverso tempo per essere fatti».

Diverse le modalità scelte per il raid al Centro giovanile di piazza Santa Caterina, su cui già indaga la polizia municipale. Lì i vandali hanno lanciato, presumibilmente dalle finestre, un liquido oleoso e nero simile al petrolio riuscendo d imbrattare e deteriorare parte dei muri, arredi e pavimenti. Inoltre hanno sigillato la porta d'ingresso utilizzando chiodi e colle speciali.

«Al momento la denuncia è contro ignoti – spiega il servizio operativo speciale del corpo di polizia cittadino – ma si spera di individuare gli autori dei reati utilizzando anche le immagini dell'impianto di video sorveglianza, collegato in tempo reale alla centrale operativa del comando. Sono stati rafforzati inoltre i controlli dell’area anche avvalendosi di servizi in borghese».

E, mentre nei luoghi di ritrovo, reali e virtuali, impazza il dibattito sulle cause e le possibili soluzioni di questa inarrestabile ondata di vandalismo, arrivano i primi commenti anche dal V circolo di via Gorizia: «Rabbia e sconforto – si legge in un post pubblicato a caldo sulla pagina facebook del Circolo didattico–. Quando ci si accanisce in questo modo contro una palestra, quando la devastazione colpisce un bene comune nel quale ogni giorno bambini e atleti giocano, si allenano e si divertono, viene da chiedersi il perché nella testa e nel cuore di alcune persone tristi si accumuli tanta violenza cieca. È una giornata da dimenticare».

Ma dopo poche ore, la rabbia lascia spazio alla voglia di ricominciare: «Ci siamo attivati perché le conseguenze di questi atti irresponsabili non ricadano sulle attività sportive dei nostri bambini. Entro qualche giorno i vetri saranno sostituiti. Ringraziamo il Comune e la solerzia del settore manutenzioni che si è attivato con tempestività per risolvere il problema».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative