La Nuova Sardegna

Sassari

Poste, il “caso” Esporlatu approda in Regione

di Elena Corveddu
Poste, il “caso” Esporlatu approda in Regione

Mozione di cinque consiglieri regionali contro la chiusura degli uffici periferici Chiesto il blocco delle procedure per la soppressione di una decina di sportelli

29 agosto 2015
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ESPORLATU. All'inizio del 2015 Poste Italiane aveva annunciato un piano di razionalizzazione che prevedeva la chiusura o la riduzione dell'orario di apertura di oltre quindici uffici postali in tutto il territorio della Sardegna.

A rischio chiusura risultavano, in base a quanto dichiarato da Poste Italiane, gli uffici di Cortoghiana, Turri, Genuri, Pauli Arbarei, Nurallao, Ballao, Modolo, Borutta, Esporlatu, Ozieri, Nughedu San Nicolò, Cheremule, Ardara, Romana e alcuni uffici di Cagliari. Sono state numerose le interrogazioni e mozioni presentate in consiglio regionale, e al Senato della Repubblica, affinché non venissero penalizzate le popolazioni locali.

L’ultima è stata firmata dai consiglieri regionali Francesco Agus, Daniele Cocco, Pietro Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto. Alcuni dei paesi soggetti alla riduzione dei giorni di apertura sono già stati interessati in passato dalla razionalizzazione dei servizi e una ulteriore riduzione porterebbe all'erogazione del servizio per soli due giorni alla settimana. I firmatari, dopo aver considerato che il piano di razionalizzazione era stato temporaneamente sospeso, chiedono, ancora una volta, l’avvio di un tavolo di trattative con il fine di analizzare la specifica situazione regionale e l'erogazione dei servizi postali nel territorio sardo.

«La sospensione della chiusura, ottenuta nei primi mesi dell’anno ha operato solo come differimento e non soluzione dell'ipotesi di chiusura degli uffici postali a rischio» ha detto il consigliere regionale Daniele Cocco, primo firmatario dell'interpellanza.

Inoltre, le comunicazioni di chiusura o di riduzione dell’orario degli uffici postali interessati al piano di razionalizzazione di Poste Italiane, sono già state notificate ad alcuni sindaci.

Per alcuni uffici postali si prefigura la chiusura definitiva già il 7 settembre. I consiglieri firmatari hanno chiesto in Regione di verificare tutte le azioni e le interlocuzioni intervenute in questi mesi tra la Regione, il Ministero dello sviluppo economico e l'Autorità di garanzia nelle comunicazioni. Chiedono inoltre l'immediato e urgente blocco di tutte le azioni di chiusura o riduzione degli uffici postali nei comuni citati.

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